Torino: Cairo cambia il 'salary cap' per Cerci
L'offerta preparata dal Milan per arrivare ad Alessio Cerci, superando quelle di una qualificata concorrenza (su tutte, la Juventus), è stata rifiutata dal Torino prima ancora di essere ricevute. Non tanto e non ancora per la sua consistenza, quanto per la tempistica: nemmeno di fronte ad una proposta faraonica Cairo cederebbe a metà stagione il top-player di casa che sta portando in alto lui e la sua squadra.
Ma se ieri sera l'impressione era che tale avance potesse essere presa in considerazione per giugno, ecco che ora invece il tentativo rossonero pare aver stimolato il presidente granata a muoversi in direzione opposta: quella di non lasciare, ma raddoppiare, offrendo a Cerci un rinnovo biennale del contratto, in scadenza attualmente nel 2016. Per vincolare l'esterno azzurro fino al 2018, l'editore alessandrino sarebbe disposto perfino a rivedere il tetto d'ingaggi del suo Torino, ora fissato a quota 800mila euro: per lui, salirebbe fino al milione. Ad una condizione, però: il raggiungimento, quest'anno o il prossimo, delle coppe europee.