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    Cagliarimania: zero tiri in porta contro la Juve. Ma le assenze hanno pesato

    Cagliarimania: zero tiri in porta contro la Juve. Ma le assenze hanno pesato

    • Marco Orrù
    Il Cagliari esce sconfitto dal match dell'Allianz Stadium contro la Juventus e l'analisi della partita deve tener conto certamente delle tante assenze a cui doveva far fronte mister Eusebio Di Francesco, Godin, Nandez e Lykogiannis su tutte. 

    Partiamo dalle note negative. Il dato dei tiri in porta, sponda Cagliari, dice 0, zero tiri in porta di Simeone e compagni verso la porta di un inoperoso Buffon. Un paradosso, visto che la produzione offensiva dei sardi fino ad ora era stata anche al di sopra delle aspettative. I rossoblù, che avevano approcciato molto bene al match, non sono stati per nulla cattivi e concreti negli ultimi 20 metri, rimanendo a bocca asciutta di tiri in porta. 

    Nel primo tempo, l'allenatore abruzzese, aveva deciso di stravolgere ancora il 'vestito' del suo Cagliari, proponendo un 3-4-2-1 inedito, proprio per sopperire alle assenze citate prima. L'esperimento non ha dato i suoi frutti, Joao Pedro si è trovato spaesato in questa nuova posizione, un po' esterno, un po' centrale, Ounas non ha inciso e Simeone è rimasto troppo isolato. Sulle fasce, soprattutto inizialmente, c'è stata una discreta spinta degli esterni Tripaldelli e Zappa, ma nessun pericolo verso la porta di Buffon. Nella ripresa, con l'ingresso di Sottil all'intervallo, si è tornati al 4-2-3-1, molto più offensivo, ma le cose non è che siano poi andate molto meglio, anche se qualche sprazzo di azione costruita si è vista.

    Ancora una volta si sono presi due gol, che hanno aumentato a 17 in 8 partite i gol subiti da inizio stagione: contro la Sampdoria la porta era rimasta inviolata, ma contro questo Ronaldo c'è stato poco da fare. Peccato perché i gol del portoghese sono arrivati da due giocate abbastanza estemporanee, che forse con un po' più di attenzione si sarebbero potute evitare. Ma siamo nel campo dei 'se' e dei 'ma', un campo dove non si va da nessuna parte. E, in ogni caso, la Juventus ha avute tante altre occasioni per segnare, motivo per il quale i rimpianti possono davvero essere pochi.

    Le note positive non sono tante ma ci sono. Innanzitutto la tenuta difensiva, al netto sempre delle assenze. Abbiamo appena detto che sono stati messi a referto altri due gol subiti, però è vero che sarebbero potuti essere di più e che in altre occasioni si sono prese imbarcate importanti. Molto bene Zappa, elogiato da più parti, che sta crescendo tantissimo, con anche Tripaldelli, che non ha demeritato, seppur all'esordio da titolare contro i Campioni d'Italia. Anche Klavan non ha fatto male e Rog a tratti è sembrato quello straripante dello scorso anno.

    Ora c'è subito da rimboccarsi le maniche e tornare subito in campo per preparare la gara di Coppa Italia contro il Verona di mercoledì alla Sardegna Arena, una manifestazione in cui il Cagliari non ha quasi mai fatto bene, ma che merita di essere onorata fino all'ultimo, anche per prendere consapevolezza che serve per quel famoso percorso di crescita che dovrà ancora completare questa squadra. 

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