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    Cagliarimania: zero idee e sviste arbitrali, ora la strada per la salvezza si fa dura

    Cagliarimania: zero idee e sviste arbitrali, ora la strada per la salvezza si fa dura

    • Mauro Cossu
    Niente da fare. Il Cagliari non riesce a cancellare il pesante 4-0 incassato a San Siro per mano dell'Inter e incappa in un brutto pareggio interno contro il Bologna. Sotto gli occhi del proprio pubblico (e che pubblico, oltre 15 mila spettatori) e di fronte ad un avversario senza più niente da chiedere al campionato, i rossoblù di Diego Lopez non sono andati oltre uno scialbo 0-0 che di fatto non smuove la classifica. Anzi, rischia di compromettere ulteriormente la strada verso la salvezza. Ancora una volta, il Cagliari si è presentato all'appuntamento da non fallire senza idee e senza mordente. L'impostazione tattica è sempre la stessa: isolare Faragò sulla corsia destra per permettergli di sfruttare le sue doti nell'uno contro uno e innescare Pavoletti con cross al bacio; oppure lancio lungo per lo stesso Pavoletti che ha il compito di far salire la squadra o mandare in porta i compagni con sponde e spizzate di testa. Se queste soluzioni vengono neutralizzate (con raddoppi costanti su Faragò e con una marcatura ad hoc su Pavoletti) il Cagliari va inevitabilmente in difficoltà e non riesce a rendersi pericoloso. L'ennesima dimostrazione la si ha avuta ieri, con gli isolani capaci di creare appena due occasioni per tutto l'arco di un match che, almeno sulla carta, era stato preparato come la partita della vita.

    Ma c'è un episodio che, di fatto, potrebbe aver sottratto due punti fondamentali per la lotta salvezza al Cagliari. Usiamo il condizionale perché, naturalmente, non possiamo avere la certezza di come sarebbe proseguita la sfida in caso di diversa scelta arbitrale. Al minuto 53, Marco Sau si libera di un avversario e segna la rete del vantaggio del Cagliari. L'arbitro Doveri però annulla, perché vede un tocco di mano nel controllo iniziale dell’attaccante sardo. In realtà, i replay successivi mostrano chiaramente come il controllo di Sau sia avvenuto con la spalla e non con il braccio. Ma dove sta il vero errore di Doveri? Fischiare senza far concludere l’azione. Già, perché l'intervento arbitrale arriva esattamente quando Sau sta per calciare la sfera e non dopo che la palla varca la linea. Fischio che, di fatto, impedisce per regolamento al VAR di entrare in azione e correggere l’errore commesso dal direttore di gara. Una svista grave (non certo la prima a sfavore del Cagliari in questo campionato), considerato che se Doveri avesse consentito a Sau di concludere l'azione, avrebbe potuto essere richiamato all'ormai famosa "on field review" convalidando la rete che avrebbe permesso ai rossoblù isolani di passare in vantaggio e - probabilmente - archiviare positivamente il discorso salvezza. Zero idee e sviste arbitrali: caro Cagliari, ora la strada per la permanenza in A si fa dura.

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