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    Cagliarimania: Vincenzo Millico, un talento da coltivare. Ora è tempo del rilancio definitivo. L’ex Torino merita più minutaggio ?

    Cagliarimania: Vincenzo Millico, un talento da coltivare. Ora è tempo del rilancio definitivo. L’ex Torino merita più minutaggio ?

    • Antonio Cinus
    Tre presenze in sei gare stagionali, per un totale di 18 minuti di gioco. Un assist, quello fondamentale per Antoine Makoumbou nel 2 a 1 all’ultimo respiro contro il Cittadella alla prima casalinga. Stiamo parlando di Vincenzo Millico, attaccante del Cagliari arrivato a titolo definitivo dal Torino durante la scorsa sessione di mercato estiva.

    Classe 2000, Millico, prodotto delle giovanili della Juventus prima e del Torino dopo, ha vissuto con l’etichetta di giovane promessa. Aspettative, almeno per ora, non rispettate, come lo stesso giocatore ha ammesso in estate durante la conferenza di presentazione in rossoblù. Nulla però è perduto, perché a 22 anni, con il Cagliari, potrebbe arrivare la sua grande occasione. Vincenzo conta già 15 presenze in Serie A, senza mai aver trovato la gioia del gol, gioia trovata però in Europa League sempre con la maglia del Torino. I numeri non sono mai stati dalla sua parte, 48 presenze tra tutte le competizioni e soltanto 4 reti e 2 assist. E pensare che, con la Primavera granata, aveva messo a segno ben 39 reti e 15 assist in appena 61 partite.
    Una buona tecnica, unita a rapidità ed esplosività fanno di Vincenzo Millico le sue caratteristiche principali. Il suo ruolo preferito è quello di esterno sinistro nel 4-3-3 ma all’occasione è stato impegnato spesso come seconda punta in un attacco a due.

    Nei primi 18 minuti con la maglia rossoblù ha dimostrato grinta, corsa e tanto cuore, come nell’occasione dell’assist vincente alla prima presenza contro il Cittadella. L’unica cosa che dovrebbe controllare è la sua troppa foga del “momento”, visto che ha già collezionato due cartellini gialli. Certo, questa troppa foga bisogna dire che è sempre condizionata dal risultato di gara, visto che, in tutte e tre le presenze realizzate è stato chiamato in causa nel finale di gara con la squadra in svantaggio.

    Uno scarso minutaggio dovuto anche alla forte concorrenza in attacco. Mister Liverani raramente intenderà rinunciare al tridente d’attacco formato da Mancosu, Lapadula (o Pavoletti) e Nandez, e, come nel caso di Lovumbo di cui abbiamo parlato settimana scorsa, Millico dovrà essere capace di sfruttare le piccole occasioni per avere maggiore minutaggio in futuro.

    La speranza è quello di vederlo molto più spesso in campo, in quanto le qualità ci sono e non lo neghiamo, e la speranza è che il tecnico rossoblù decida di puntare su di lui con maggiore continuità. Sabato scorso, nella partita contro il Bari, è stato inserito solamente al 91esimo minuto di gioco, a due dalla fine. Un po’ inutile, perché se va bene in due minuti si potrebbe creare solamente un azione nell’area avversaria.
    Per ora Vincenzo è entrato solamente nel cosiddetto momento del bisogno e nella prima occasione si è rivelato salvatore della patria. Nel lungo periodo sarà però un’arma fondamentale per la squadra, anche per far rifiatare un veterano come Mancosu nel momento del bisogno. Il popolo rossoblù attende con ansia la prima rete con il Cagliari che, a parer personale, potrebbe non tardare ad arrivare. Se da una parte (nell’out di destra) Lovumbo è il futuro (soprattutto quando partirà Nandez) dall’altra lo è senza ombra di dubbio Vincenzo Millico.
     

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