La vittoria contro il Parma (la seconda fuori casa della gestione Donadoni) ha riportato il sorriso in casa rossoblù dopo l’immeritata sconfitta subita contro la capolista Milan, sconfitta maturata, manco a dirlo, nei minuti finali. Al termine della sfortunata gara contro i rossoneri, allenatore e giocatori quasi benedicevano l’impegno ravvicinato dopo tre giorni, preannunciando un pronto riscatto. E così è stato. A Parma si è vista una squadra viva, quasi mai in difficoltà, che ha affrontato senza timori l’undici di Marino, reduce dalla rotonda vittoria contro la Juventus. Una prova di carattere, dunque, che permette di affrontare il prossimo impegno contro il Palermo con maggiore convinzione e serenità.  

Anche se Donadoni dovrà inventarsi una soluzione per colmare il vuoto lasciato dietro le punte dalla squalifica di Cossu e dall'infortunio di Lazzari (quasi impossibile il suo recupero), la ritrovata vena realizzativa di Acquafresca, autore della doppietta vincente a Parma, apre scenari interessanti sul fronte offensivo. Sia che il tecnico bergamasco opti per un tridente formato da Matri, Nenè e Aquafresca oppure per uno schieramento più prudente, con lo spostamento di Nainggolan nel ruolo di trequartista, i tifosi chiedono alla squadra un prestazione che confermi i progressi evidenziati nelle ultime due partite. E se poi arrivasse una vittoria sarebbe sicuramente il modo migliore per salutare Andrea Arrica, storico dirigente rossoblù, scomparso in settimana.

Ad Arrica sono legati i più bei momenti della storia della società: dalla prima promozione in serie A nel 1963-64 alla conquista dello scudetto nella stagione '69-'70. Fu lui infatti il principale artefice di alcune geniali operazioni di mercato che contribuirono in maniera decisiva alla costruzione della squadra che vinse il tricolore: dall'acquisto di Gigi Riva nel 1963, a quelli di Albertosi e Brugnera nel 1968, per arrivare, nel 1969, allo scambio che portò Domenghini, Gori e Poli in rossoblù e Boninsegna all'Inter. Momenti indimenticabili scolpiti nel cuore di tutti i tifosi rossoblù, che domenica al Sant'Elia tributeranno un caloroso applauso ad un uomo che ha dato tanto al Cagliari e allo sport sardo in generale.