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    Cagliarimania: una sosta per recuperare i pezzi. A Salerno occorre vincere per dare un segnale, si ma con quali gol?

    Cagliarimania: una sosta per recuperare i pezzi. A Salerno occorre vincere per dare un segnale, si ma con quali gol?

    • Antonio Cinus
    La sosta per le nazionali riserva sempre due facce della medaglia. Da una parte il lato negativo di dover allenarsi e preparare gli impegni successivi senza i giocatori impegnati con le rispettive nazionali e dall’altra il lato positivo di poter recuperare energie fisiche e mentali ma soprattutto di provare a recuperare alcuni pezzi importanti della rosa. 

    Mai sosta fu più gradita di questa di ottobre. La squadra, dopo aver affrontato un tour de force, ed uscendone con 0 punti (2 totali), può finalmente tirare il fiato e provare a capire cosa veramente non sta andando. Claudio Ranieri ha potuto così analizzare a fondo le partite disputate e provare ad invertire la rotta, anche perché altrimenti la situazione potrebbe iniziare a diventare veramente rovente.

    Capitolo difesa. Bisogna trovare i giusti interpreti il prima possibile. Attualmente la retroguardia appare spesso “ballerina” e i vari errori individuali non concedono alla squadra di crescere. Sia a 4 che a 3 non ci sono le garanzie necessarie. Wieteska ed Hatziadiakos (tra l’altro infortunatosi in nazionale) non sono ancora riusciti ad integrarsi al meglio e comprendere il campionato italiano. Obert a tratti risulta acerbo mentre Dossena alterna grandi momenti ad alcune piccole sbavature. Sulle fasce tutto da rivedere. Augello ed Azzi non stanno dando la spinta necessaria mentre dall’altra Zappa e Di Pardo stanno risentendo la categoria. Tra i pali il discorso è il solito, serve sicurezza ed ora vedremo se con Scuffet anche Radunovic, vista la competizione interna, ritrovi la serenità perduta.

    A centrocampo i problemi sono ancora gli stessi, con difficoltà nel costruire il gioco e poca fase “collante” tra difesa ed attacco. Attacco, altra nota dolente. Due reti sino ad oggi, un bottino troppo troppo magro. Mancano i gol, forse mancano gli attaccanti. Petagna sta faticando a trovare la giusta forma, Shomurodov quasi inesistente (a gennaio potrebbe salutare), Lapadula infortunato (e chissà se da solo saprà risolvere il problema). Serve un attaccante spietato e di razza perché per rimanere in Serie A bisogna segnare. Il peruviano intanto lotta contro il tempo e proverà a strappare una convocazione per la sfida di fine mese contro il Frosinone.

    Obbligo di fare punti. Il calendario ora pone il Cagliari dinanzi a Salernitana (che ha cambiato allenatore) e Frosinone (tra le rivelazioni di questo inizio stagione). Qui bisognerà dimostrare che i rossoblù sono vivi e hanno la giusta fame per competere contro le concorrenti dirette. Bisogna iniziare a smuovere ulteriormente la classifica, perché il tempo passa e gli altri corrono. Vietato rimanere inchiodati all’ultima posizione in classifica per evitare di dover rincorrere per tutto il campionato rendendo magari vani tutti gli sforzi del mestiere.
    Sapevamo che l’obiettivo salvezza non sarebbe stato facile ma sarà importante metterci corpo e anima sin da questo momento. Inizia il nostro campionato - dicono dalla società - e speriamo che il nuovo inizio sia positivo già dallo scontro contro la squadra di Pippo Inzaghi nel prossimo weekend.
     

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