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Cagliarimania: tutti pazzi per Cragno, ma non Mancini. Quale sarà il suo futuro?
Lo stesso Capozucca ha annunciato che, visto il delicato periodo pandemico, ci saranno dei sacrifici da fare e qualche big verrà a malincuore ceduto. Godin? Nandez? Cragno? Joao Pedro? Tra i tifosi è partito il toto nome anche se, non è da escludere, una cessione “multipla”. La cosa certa è che qualcuno dovrà partire, emulando l’addio di due anni fa di Nicolò Barella, che permise di mantenere ben saldi i conti della società e di poter effettuare un mercato all’altezza.
Il primo nome sulla possibile lista dei partenti è quello di Alessio Cragno, portiere classe 1994, da ormai due anni sul taccuino di moltissimi club, big comprese. Una cessione che i tifosi non vorrebbero vedere ma come capitato per Barella delle volte è giusto che il calciatore provi a testare palcoscenici maggiori. Una cessione che i tifosi quindi capirebbero se dovesse bussare alla porta una Roma, un Inter o una big estera, non certamente una squadra che può competere con lo stesso Cagliari. Occhio quindi alla pista estera, soprattutto quella francese, con il Lille (fresco di vittoria) ed il Marsiglia alla caccia dell’Uomo Cragno per sostituire rispettivamente Maignan e Mandanda.
Ecco perché ha fatto storcere il naso qualche voce di mercato, quelle che darebbero il portiere vicino al passaggio alla Fiorentina del neo allenatore Gattuso. Non solo, anche l’opzione Torino, che cerca il sostituto di Sirigu, starebbe pensando al rossoblù.
Intanto Cragno è rimasto fuori dalla lista dei 28 giocatori candidati ad una maglia per l’Europeo con l’Italia. Roberto Mancini ha deciso di portare con sé Sirigu e Meret (oltre al titolare Donnarumma), lasciando a casa proprio il rossoblù. Una scelta che ha fatto discutere parecchio nel mondo del calcio ma che comunque in un certo senso bisogna rispettare. Donnarumma è il portiere titolare, Sirigu sarà alla sua ultima grande spedizione con l’Italia e Meret, nonostante abbia giocato molto meno, negli ultimi mesi ha sfoderato delle ottime prestazioni. Cragno perde così il duello finale proprio con il portiere partenopeo ma il futuro è tutto dalla sua parte.
Per molti tifosi ha ricordato l’avventura del 2006 di Andrea Cossu, lasciato fuori all’ultimo dalla spedizione in terra tedesca per far posto a Camoranesi, che in quel periodo non stava certo brillando. Fatto sta che il presidente Giulini un po’ ci sperava in questa competizione, anche per aumentare l’immagine internazionale del portiere e chissà, magari far salire il suo prezzo di qualche milioni in caso di un buon piazzamento della nazionale.
Intanto i tifosi quest’estate si preparano a salutare Cragno dopo 133 presenze con la maglia rossoblù, sicuri però che la porta non resterà sguarnita ma con un Vicario che ha già dimostrato di essere un degno erede.