Il Cagliari torna alla vittoria. E sono tre punti d'oro contro una diretta concorrente nella corsa alla salvezza. I rossoblù hanno giocato una partita senza fronzoli e senza badare troppo al sottile. Ma ciò che contava era tornare alla vittoria dopo le due sconfitte esterne contro Torino e Chievo. Una vittoria che profuma di media classifica per il Cagliari, che si trova ora all'undicesimo posto con 19 punti, con ben 9 squadre alle sue spalle. E sono tanti, 12, i punti di vantaggio nei confronti della terzultima in classifica. Insomma, il Cagliari allunga sulle inseguitrici e lo fa grazie a una vittoria sudata fino all'ultimo, contro un'Udinese mai doma. I rossoblù nel primo tempo fanno fatica e soffrono le buone proprietà di palleggio dei friuliani. Risultato: Cagliari mai pericoloso per mezz'ora e Udinese propositiva e in grado di impensierire la difesa rossoblu con Thereau e Zapata. Poi al 35' il lampo che rompe il match: assist profondo di Borriello per Farias che, tutto solo nel cuore dell'area di rigore, viene steso dal portiere dell'Udinese. Rigore trasformato con freddezza dall'attaccante brasiliano. Da quel momento il copione cambia: il Cagliari acquisisce fiducia e sfiora il raddoppio con lo stesso Farias a fine primo tempo. Poi a inizio del secondo tempo Borriello serve l'attaccante brasiliano con un assist delizioso che però Farias spreca, calciando a lato da posizione favorevolissima. I friuliani trovano il pareggio con un tiro dalla distanza di Fofana su cui Storari non è esente da colpe, ma il Cagliari ha il merito di non arrendersi e di trovare il gol partita con un colpo di tacco di Sau su cross di Isla. Quest'ultimo imbeccato da un filtrante di Barella. Poi sofferenza fino alla fine con l'Udinese che colpisce un palo a pochi minuti dallo scadere. Al triplice fischio finale l'urlo di gioia liberatorio di Rastelli la dice lunga sull'importanza della vittoria. Una vittoria che vale doppio, primo perché conquistata contro un competitor per la salvezza, e secondo perché arriva al culmine di un momento difficile per il Cagliari. Cagliari che era sotto l'occhio del ciclone per le brutte sconfitte in trasferta con l'allenatore Massimo Rastelli considerato l'imputato numero uno. Rastelli che ora può togliersi l'ennesimo sassolino dalla scarpa. L'allenatore rossoblù ha il merito di aver lanciato in campionato un giovane che sicuramente farà parlare di sé: si tratta di Nicolò Barella, 19 anni, centrocampista eclettico dotato di talento e genialità. Oggi Barella è stato uno dei migliori dei suoi, imprimendo alle manovre offensive dei rossoblù la sua fantasia e imprevedibilità. Non si può certo dire lo stesso di Di Gennaro, che contro l'Udinese è tornato a giocare, dopo diversi mesi, nel ruolo di playmaker in mezzo al campo per sostituire Tachtsidis. Un ruolo in cui l'ex Milan è apparso un po' arrugginito. Troppo lento e macchinoso. Ma la vittoria contro l'Udinese riconsegna a Rastelli alcuni giocatori ritrovati. Su tutti Farias. Rientrato recentemente dall'infortunio che lo ha tenuto fuori dai campi ad inizio stagione, ha confermato di poter essere il valore aggiunto dell'attacco rossoblù. Poi Borriello: messo in discussione nelle ultime settimane per aver offerto prestazioni dal rendimento mediocre, unite ad un atteggiamento mentale e professionale non proprio ineccepibile. Ebbene, contro i friuliani, si è rivisto il Borriello tutto grinta e cuore che i tifosi hanno ammirato fino ad Ottobre. Insomma, Borriello c'è. Un altro giocatore che potrebbe uscire rinfrancato dal match contro l'Udinese è il portiere Storari. Ad onor del vero, colpevole in occasione del gol di Fofana, ma poi decisivo nel mandare sul palo la conclusione di Penaranda. Una boccata d'ossigeno e un'iniezione di fiducia per l'ex estremo difensore della Juventus, che ha dimostrato, per l'ennesima volta, di essere un professionista serio. La sua esultanza sotto la curva Sud per lo scampato pericolo contro i friuliani è la cartina di tornasole di quanto Storari non sia soltanto un uomo di campo, ma anche un leader per i tifosi e per lo spogliatoio rossoblù. Lo si potrà discutere, criticare, ma una cosa è certa: ad avercene di giocatori così!