Cagliarimania: si riparte dal basso, in tutti i sensi
Una frase che, dunque, porta a diversi interpretamenti, ma che racchiude tanto su quel che sarà la prossima stagione rossoblù. Fin qui, come detto anche negli atri editoriali, il tecnico abruzzese si è dovuto districare tra tamponi, positività al Covid, contagi e quarantena di diversi giocatori. Appena però la situazione è un tantino migliorata, l'ex allenatore della Roma ha cominciato finalmente a far capire quale sarà il suo gioco. Nel primo tempo del match contro l'Olbia giocato ad Aritzo, si è visto quello che dovrà fare il Cagliari nella stagione che si appresta ad iniziare: ripartenza dal basso, fin dal portiere, mai un pallone buttato a caso, esterni offensivi che vengono incontro per liberare la fascia per l'incursione dei terzini, fraseggi stretti e corti e, in generale, il tentativo di dominare il gioco.
E' chiaro che non sarà sempre facile effettuare un gioco così, perché in campo non ci sarà sempre un avversario di Serie C come l'Olbia, con tutto il rispetto. La sostanza, però non cambia: il Cagliari di Di Francesco avrà una sua identità precisa e quella dovrà provare a dimostrarla in ogni campo, a prescindere dall'avversario. Questo, in fondo, è quello che ha sempre chiesto il presidente Giulini ai propri allenatori, che però mai sono riusciti ad esaudire il suo desiderio.
Vediamo se ci riuscirà 'Difra', anche se ci sarà bisogno di numerosi interventi sul mercato. E fin qui, per la verità, questi non ci sono stati. O meglio, ce n'è stato uno, Razvan Marin, regista ex Ajax, pagato circa 10 milioni di euro, che però non basta. La settimana prossima, in ogni caso, si dovrebbe chiudere l'operazione che porterà in Sardegna Riccardo Sottil, giovane attaccante esterno della Fiorentina, e quella relativa a Zappa, terzino destro del Pescara.
Due tasselli, giovani e di qualità, che andranno ad arricchire la rosa rossoblù, in attesa di alcune cessioni che dovranno essere giocoforza fatte, anche se non per forza riguardanti i big. Accanto a questi giovani servirà poi uno o due rinforzi di esperienza per permettere maggiore scelta. Il tutto, senza dimenticare la situazione relativa a Nainggolan, per cui l'obiettivo principale è quello di riportarlo a casa.