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Cagliarimania: settimana da cancellare, la sterilità offensiva fa paura
A Parma e a Milano ha pesato non poco l'assenza di Pavoletti, alle prese con il solito problema alla schiena che ne ha condizionato anche la gara interna contro la Samp: l'attaccante livornese è a secco dallo scorso 26 agosto, dalla doppietta rifilata al Sassuolo. Ai rossoblù manca concretezza negli ultimi 20 metri, perché analizzando a mente fredda le ultime prestazioni non si può certo dire che i sardi non abbiano creato occasioni per timbrare il tabellino dei marcatori. Probabilmente nell'organico del Cagliari servirebbe una seconda punta di spessore che garantisca gol e un lavoro complementare a quello di Pavoletti. La mole di gioco prodotta, infatti, non trova riscontri nei numeri delle reti realizzate. E questo dato deve far suonare un campanello di allarme in vista delle prossime partite che attendono i rossoblù, per evitare di scivolare ulteriormente nei bassifondi della classica.
Là davanti qualcosa non funziona, questo è evidente. Il dato sui gol segnati, ma anche la consapevolezza che le alternative non possono sopperire alle assenze dei titolari. Il primo bilancio è certamente negativo, quantomeno sotto il punto di vista dei numeri. Da Farias a Sau passando per Cerri, sono tutti alla ricerca (dopo 7 gare) del loro primo gol in questa Serie A per scacciare via i fantasmi che stanno condizionando inevitabilmente questo inizio di campionato e dare così la svolta al reparto avanzato. Nonostante un avvio di stagione comunque positivo sul fronte del gioco e dell'atteggiamento profuso (soprattutto nei primi tempi), la classifica impone una prima sterzata, a partire dalla gara contro il Bologna che sabato pomeriggio farà visita alla Sardegna Arena. Sarà l'occasione giusta per cancellare la sterilità offensiva che fa sempre più paura e mettere in cascina punti fondamentali in vista del proseguo di stagione.