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    Cagliarimania: Romagna e Han, da scommesse a certezze

    Cagliarimania: Romagna e Han, da scommesse a certezze

    • Mauro Cossu
    Un pareggio che sa di sconfitta, non tanto per il risultato in sé ma piuttosto per come è maturato il 2-2 della Sardegna Arena tra Cagliari e Lazio. I rossoblù hanno messo in campo tutte le qualità di cui sono dotati: grinta, corsa, forza difensiva e fame di gol. Prima una zampata di Pavoletti, poi il penalty trasformato con freddezza dall'ottimo Barella sembravano aver messo al tappeto la squadra di Inzaghi, che era riuscita a trovare il momentaneo 1-1 grazie ad una sfortunata autorete di Ceppitelli. Ma quando ormai il match si avviava verso il suo naturale epilogo, ecco che Immobile ha pescato il classico coniglio dal cilindro, l'unico jolly presente nel mazzo, castigando il Cagliari proprio all'ultimo respiro. Un punto che col senno di prima, contro una formazione sulla carta nettamente superiore, sarebbe stato oro colato, ma che col senno di poi lascia un forte senso di amaro in bocca, a maggior ragione dopo l'ottima prestazione fornita dall'undici di Lopez, capace di contenere e mettere in difficoltà una grande squadra come la Lazio. Ora la classifica si fa sempre più pericolosa, considerato che i rossoblù hanno distano appena 2 punti dalla zona retrocessione e all'orizzonte ci sono tre insidiosissime trasferte come quella di Benevento, Genoa e Verona (contro l'Hellas), intervallate dalla sfida interna con il Torino.

    Tra le note positive nel pomeriggio della Sardegna Arena, a parte la grande prova collettiva sottolineate anche dal tecnico uruguaiano nel post-partita, non possiamo che sottolineare le prestazioni di Filippo Romagna e Kwang-Song Han. I due gioiellini rossoblù, rispettivamente classe '97 e classe '98, stanno diventando delle vere e proprie certezze nello scacchiere tattico di Lopez. Se per il primo si tratta di una conferma, poiché le sue prestazioni sono di altissimo livello fin dalla prima di stagione, per il secondo si tratta di una piacevole sorpresa dopo il ritorno dal prestito di Perugia. Il centrale scuola Juve è ormai un baluardo nella retroguardia sarda, dove giganteggia per centimetri, senso della posizione e pulizia negli interventi. Il nordcoreano, partito titolare sia nella sfida contro il Napoli che con quella contro la Lazio, è stato in entrambe le gare uno dei migliori in campo, abbinando alla perfezione spirito di sacrificio, intraprendenza e qualità offensiva. I due giovani cagliaritani ormai non sono più scommesse o promesse, ma vere e proprie realtà, certezze dalle quali ripartire per chiudere al meglio l'attuale stagione e programmare nel migliore dei modi il futuro.

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