Il suo nome è spuntato quasi dal nulla, non era tra i numerosi pretendenti alla guida dei rossoblù. Ma Massimo Rastelli non si sente una seconda scelta. Tutt’altro. “Se sono qui evidentemente sono una prima scelta”. E’ consapevole che se il presidente Giulini ha puntato su di lui non è stato un caso ed è sicuro che la società non se ne pentirà. Durante la presentazione del nuovo tecnico rossoblù, Giulini smentisce pertanto le tante voci circolate nelle ultime settimane, confermando solo i contatti avviati con Maurizio Sarri. Per il resto tante chiacchiere e null’altro; al Cagliari serviva un allenatore che conoscesse la categoria (per questo motivo non è stato confermato Festa), un giovane emergente, uno con la mentalità vincente: l’identikit di Massimo Rastelli.
L’ex attaccante del Napoli ha nel suo curriculum due promozioni con Juve Stabia (dalla seconda alla prima divisione) e Avellino (dalla prima divisione alla B) e con gli irpini nelle ultime due stagioni ha ottenuto degli ottimi piazzamenti, sfiorando quest’anno la promozione in A.  Un giovane emergente ed ambizioso che ha immediatamente accettato l’opportunità di guidare un club importante come il Cagliari e si è detto sicuro di poter centrare l’obiettivo richiesto, ovvero l’immediato ritorno in A. E’ piaciuto l’entusiasmo e la sicurezza di Rastelli, la consapevolezza di avere una grande responsabilità e che non ci saranno alternative: conterà solo vincere. Un ottimo biglietto da visita per una squadra che, nonostante le ultime positive prestazioni che le hanno consentito di arrivare a soli tre punti dalla quart’ultima (come ha sottolineato Giulini), è reduce da una stagione fallimentare sotto molti punti di vista. L’esperienza dell’anno scorso è servita: non ha pagato affidarsi ad un allenatore affermato, con un nome importante. Riteniamo pertanto che puntando su Rastelli si sia imboccata la strada giusta; non sappiamo se sia stata una prima o seconda scelta ma indubbiamente è quella giusta.