Cagliarimania:| Ragatzu triste...
Il talento certo non gli manca. Le occasioni per metterlo in mostra, quelle sì che sono mancate. Per Daniele Ragatzu, giovane attaccante 'made in Sardegna', poteva essere il campionato della definitiva consacrazione. Soprattutto dopo che la cessione di Matri e l'infortunio di Nenè hanno lasciato dei vuoti nel reparto offensivo a disposizione di Donadoni. E invece per lui tanti spezzoni di partita e non tutti sfruttati a dovere. Solo due volte è partito nell'undici titolare: alla quarta giornata, quando Bisoli lo schierò nel tridente con Nenè e Acquafresca per scardinare la difesa della Sampdoria (tentativo fallito visto lo 0-0 finale) e nella sfortunata partita persa 4-0 contro l'Udinese.
Di certo la fortuna non è stata dalla parte del diciannovenne cagliaritano. Come a Bologna, quando Ramirez a tempo scaduto superò Agazzi, vanificando l'unico gol stagionale di Ragatzu che stava regalando al Cagliari un'importante vittoria. Per non parlare del rocambolesco pareggio a Lecce, dove non riuscì a sfruttare l'assist di Cossu e un controllo difettoso a tu per tu con il portiere avversario consentì alla difesa leccese di salvarsi dal possibile 2-4 e di acciuffare il pareggio sempre nei minuti di recupero.
Mancano tre partite al termine del campionato e le notizie dall'infermeria rossoblù confermano l'assenza di Nenè e le non ottimali condizioni fisiche di Acquafresca. Per Ragatzu si prospettano dunque altre chance per mettersi in mostra e dimostrare il proprio valore. Sfortuna e poca continuità, come detto, hanno caratterizzato la stagione di questo attaccante veloce e in possesso di buona tecnica individuale. Dopo tre campionati in serie A (28 presenze e 4 reti) crediamo che per Ragatzu sia opportuno andare a farsi le ossa in qualche squadra di serie B per trovare maggiore tranquillità e crescere sotto il profilo caratteriale. Per tornare nella sua Cagliari più forte e determinato che mai.