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    Cagliarimania: quanto è importante avere in rosa Radja Nainggolan?

    Cagliarimania: quanto è importante avere in rosa Radja Nainggolan?

    • Antonio Cinus
    La notte in casa Cagliari si fa sempre più buia. Nel giro di tre giorni sono arrivate due sconfitte casalinghe, rispettivamente contro Napoli e Benevento, che hanno gettato i sardi a meno due punti dalla terzultima posizione. Ma nel buio si trova sempre una sorta di luce ed io l’ho vista con i miei occhi. La luce in questione è Radja Nainggolan ed ora proverò a spiegarvi il perché.

    Il centrocampista belga, giunto in Sardegna per la sua terza avventura rossoblù, potrà aiutare il Cagliari sotto moltissimi aspetti. Radja Nainggolan permetterà ad Eusebio Di Francesco di poter scegliere tra vari moduli. Già nella partita contro il Benevento abbiamo notato un Nainggolan con la doppia “personalità”. Nel primo tempo è stato utilizzato in un inedito 4-3-2-1 con il belga e Joao Pedro a supporto dell’unica punta di turno, mentre nella ripresa è stato schierato mediano nel consueto 4-2-3-1 che Di Francesco ha proposto nella maggior parte delle partite in questa stagione. 

    Qui però sorge spontanea una domanda. In quale posizione Radja Nainggolan può dare di più per la causa Cagliari? Stando alla partita vista con il Benevento la risposta è una sola. Il belga deve giocare nel pacchetto offensivo. Il Nainggolan dei primi 45 minuti è stato quasi  perfetto. Corsa, grinta, rientrava a dare una mano in difesa, insomma, ha fatto tutto quello che c’era da fare, sfiorando anche il gol in più occasioni. Nel secondo tempo Nainggolan però è cambiato, forse complice il cambio ruolo o forse complice anche un Cagliari sceso vistosamente di tono. Fatto sta che il belga in mediana dovrebbe esser messo solamente quando ha bisogno di tirare il fiato o quando bisogna fare “legna”.

    Questo probabilmente non lo so solamente io ma anche Di Francesco. Il tecnico ha già avuto modo di allenare il centrocampista ai tempi della Roma e certamente sa cosa Radja può dare a seconda del suo momento di forma. In passato il belga giocò con Di Francesco non solo come trequartista ma addirittura come esterno d’attacco nel 4-3-3. Un ruolo che rimarrà nella sua storia, visto che nella famosa “remuntada” contro il Barcellona occupava esattamente quella posizione. C’è da dire che Nainggolan da quei tempi ha perso un po’ di fiato e condizione (all’esterno d’attacco è richiesto anche una grossa mano difensiva) e che quindi molto probabilmente sarà raro vederlo come esterno largo nei tre davanti. Siamo sicuri però che nelle prossime gara saranno più le volte che lo vedremo come trequartista che come mediano.

    Radja Nainggolan però non è solamente una grossa soluzione "di modulo" per il Cagliari. La sua forte personalità sarà veramente fondamentale per tutta quanta la squadra. Già contro il Benevento abbiamo notato come in campo diventi un vero e proprio allenatore, dispensando consigli soprattutto ai più giovani o a chi a Cagliari c’è da meno tempo. La sua esperienza sarà utile non solo dentro al campo ma anche fuori. I periodi bui si superano anche grazie agli uomini spogliatoio ed il belga è certamente uno di questi. Il suo carattere, che lo ha sempre contraddistinto, sarà l’arma in più per il Cagliari stesso, un valore aggiunto per i rossoblù.

    Radja Nainggolan è tornato “ a casa” per la terza volta, anche se purtroppo, per ora, sarà solo per sei mesi. La prima partita è andata come andata ma ora è tempo di rialzarsi, già dalla prossima gara contro la Fiorentina, e sono sicuro che a trascinare il Cagliari ci sarà lui, Radja Nainggolan.
     

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