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Cagliarimania: quando un pari a Torino genera rimpianti...
Nel calcio non c'è equilibrio, e questo si sa, ma certamente questo avvio di campionato del Cagliari è vissuto quasi sull'altalena; detto dei due ko nelle prime due giornate, dalla ripresa del campionato in poi, precisamente dalla trasferta vittoriosa di Parma, il Cagliari non si è più fermato e non ha più perso, mantenendo tutt'ora intatta una striscia positiva di sette risultati utili consecutivi. Perché il pari di Torino genera rimpianti? Perché il Cagliari ha giocato da squadra vera, da squadra consapevole dei propri mezzi e che ha davvero creduto di uscire dall'Olimpico col bottino pieno. Per poterlo fare, però, serviva una gara senza sbavature e sul gol granata i difensori rossoblù, impeccabili per tutto il match, una l'hanno fatta. Nessuna croce a loro, però, perché i vari Belotti, Iago Falque, Verdi e lo stesso Zaza, gol a parte, hanno trovato gli spazi sempre ben chiusi. E' mancato un po' di cinismo, un po' di precisione sotto porta e un po' di fortuna visto che dall'altra parte, il sardo Sirigu, è stato bravo più che mai.
Dal quinto al settimo posto, in classifica il Cagliari è stato scavalcato dalla due romane. Sembra davvero strano fare questi discorsi, ma è la realtà delle cose. Maran a fine partita ha gettato ancora una volta benzina sul fuoco sulle ambizioni europee dei rossoblù, cercando di condurre ancora per un po' la macchina a fari spenti. "Pensiamo partita dopo partita", è questa una delle frasi ricorrenti nel mondo del calcio, pronunciata ieri anche dal tecnico rossoblù. E se sembra una frase banale è comunque la verità. Inutile fare voli pindarici, adesso, a fine ottobre, meglio concentrarsi un impegno dopo l'altro e pensare all'arrivo alla Sardegna Arena del Bologna mercoledì sera, contro una squadra tornata alla vittoria ieri contro la Sampdoria dopo un mese e mezzo. Poi si penserà all'Atalanta domenica prossima, e così via. Passo dopo passo, per un Cagliari sempre più lanciato...