E' proprio vero che gli esami non finiscono mai. Ne sa qualcosa Joaquin Larrivey, che ancora una volta tenterà di convincere allenatore e società a puntare su di lui. Per la quinta volta consecutiva il giocatore argentino inizierà la stagione in rossoblù, ma il suo futuro è incerto. Acquistato nel 2007 dal presidente Cellino, che lo presentò come il nuovo Batistuta, il povero Joaquin non riuscì a sopportare il peso di tale accostamento e la sua prima stagione fu ben al di sotto delle aspettative: una sola rete (nell'ultima di campionato) in ventisette partite e tanti fischi da parte dei tifosi ogni volta che entrava in campo.

Nel campionato 2008-09 Larrivey iniziò come aveva concluso il precedente, e cioè con un gol; ma fu un fuoco di paglia e a febbraio fece ritorno in patria, in prestito al Vélez, dove contribuì in maniera decisiva alla conquista del torneo di clausura. Alla luce delle incoraggianti prestazioni in Argentina, nell'estate 2009 Cellino diede un'altra chance al giocatore, che divenne il quarto attaccante a disposizione di Allegri dopo Jeda, Nenè e Matri. Il bilancio fu di tre reti (di cui una doppietta) in ventisette partite, sicuramente meglio rispetto alla prima esperienza ma ancora troppo poco per assicurarsi la fiducia dell'ambiente rossoblù.

E allora ancora valigie da rifare e biglietto aereo per l'Argentina, destinazione Colon. Terminato il prestito, Larrivey è pronto a ripartire con il Cagliari. Sarà la volta buona? Dopo la doppietta nella prima amichevole stagionale, lui è certo di poter dimostrare finalmente il suo valore. D'altronde le qualità le possiede, come hanno più volte dichiarato i tecnici che lo hanno allenato, da Giampaolo ad Allegri, passando per Ballardini. Ma un conto è fare sfracelli in allenamento, altro è disimpegnarsi la domenica contro le arcigne difese avversarie.

A ventisette anni dovrebbe aver raggiunto la maturità calcistica che il campionato italiano richiede. 'Ho molta fiducia nei miei mezzi' ha dichiarato recentemente. Sicuramente avrà bisogno della fiducia di allenatore e compagni, ma soprattutto da parte dei tifosi, che dovranno essere un tantino più indulgenti nei suoi confronti. Ci auguriamo che possa diventare la vera sorpresa di questo campionato: provaci ancora, Joaquin.