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    Cagliarimania: perdersi per poi ritrovarsi. A mano a mano verso la salvezza

    Cagliarimania: perdersi per poi ritrovarsi. A mano a mano verso la salvezza

    • Antonio Cinus
    Un girone per perdersi prima di riaccendere la luce proprio sotto la “Lanterna” di Genova. A Marassi il Cagliari ritrova se stesso e continua a lottare per centrare una salvezza miracolosa. I rossoblù di Leonardo Semplici trovano il terzo risultato utile consecutivo ma il pareggio di ieri pomeriggio forse vale più delle due precedenti vittorie.

    Esattamente un girone fa il Cagliari trovava contro la Sampdoria l’ultima vittoria targata Eusebio Di Francesco, l’ultima gioia prima di cadere lentamente e silenziosamente nel baratro della zona retrocessione. Un girone intero in cui i rossoblù si sono persi, perdendo forse anche la propria identità, la fiducia in se stessi e quella speranza di poter effettuare un campionato tranquillo senza dover rincorrere una disperata salvezza. La partita di ieri contro la Sampdoria ha però riacceso la luce in casa Cagliari, che, dopo due vittorie consecutive ha ritrovato l’identità smarrita portando via da Genova un punto rocambolesco.

    La cura Leonardo Semplici sembra dare i suoi primi frutti. Non dobbiamo nasconderlo, il Cagliari era una squadra “malata” e con un leggero mal di pancia forse contro il proprio ex tecnico. Serviva una ventata di aria fresca, di nuovi stimoli, di nuove idee e tutto ciò è arrivato con l’ex allenatore della Spal. Leonardo Semplici nel giro di 15 giorni ha portato ai suoi giocatori uno spirito nuovo, quello di non mollare mai, quello di lottare fino a quando l’arbitro non fischia la fine della gara.
    Perché ieri pomeriggio i sardi hanno trovato il coraggio di non mollare mai, trovando il gol del pareggio al 95esimo minuto con Radja Nainggolan.
    Eppure poco prima per un attimo, tutti noi tifosi, abbiamo avuto l’impressione che tutto si stava per sgretolare nuovamente. L’uno-due della Sampdoria, tra il 78° e 80° minuto, per un attimo ha rievocato i fantasmi del passato. Ed invece mister Semplici non si è scomposto più di tanto (come avrebbero fatto in molti), ha rimboccato le maniche, spronato i ragazzi e compiuto il terzo “miracolo” a tinte rossoblù. Dalla partita di ieri usciamo consapevoli che il Cagliari ha cambiato pelle ed è ancora vivo, pronto a compiere quello che lo stesso allenatore chiama “miracolo”, perché salvarsi quest’anno è veramente un’impresa. Il tutto a Genova, contro una Sampdoria che il Cagliari in trasferta non batte dal lontano 2012. Dopo 9 anni non sono arrivati i tre punti a Marassi ma è arrivata una svolta importante.

    A volte serve perdersi (anche se ci siamo persi per parecchio tempo) per poi ritrovarsi. E’ servito un girone intero, ma, come disse il grande Rino Gaetano, i rossoblù camminano verso l’obiettivo salvezza, a mano a mano.
     

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