Cagliarimania:| Imperativo, non mollare
Il presidente Cellino, nella sua rapida comparsata in sala stampa al termine della partita contro il Brescia, non aveva sicuramente il sorriso stampato in faccia. Non gli usciva il fumo dalle orecchie ma poco ci mancava. Anche mister Donadoni nascondeva a stento la sua delusione, perché un pareggio casalingo contro il Brescia - soprattutto dopo la convincente vittoria sul Genoa - ha lasciato senza dubbio l'amaro in bocca. Al di là dei meriti della squadra di Iachini, i rossoblù non hanno mostrato la giusta convinzione per ottenere i tre punti.
Certo, qualcuno obietterà che se allo scadere del primo tempo il portiere ospite Arcari non avesse fatto il miracolo sul colpo di testa a botta sicura di Biondini a quest'ora staremmo esaltando la squadra e commentando un possibile aggancio al treno europeo. Il calcio è fatto sì di episodi, ma anche di approcci mentalmente positivi alle partite. E il Cagliari, secondo noi, è rientrato in campo dopo l'intervallo troppo rilassato.
Martedì, alla ripresa degli allenamenti, Donadoni non ha certo fatto passare sotto silenzio il brutto secondo tempo e, come un bravo professore, ha redarguito i suoi ragazzi per la birichinata combinata. Perché da qui alla fine del campionato si affronteranno altre squadre invischiate nella lotta salvezza (a cominciare domenica prossima contro il Lecce) e deve essere tenuta bene a mente la prestazione contro il Brescia. Ovviamente per non ripeterla.
Lecce, Catania, Cesena e Parma lotteranno con il coltello tra i denti e occorre essere attrezzati per evitare brutte figure. Perché, anche se l'obiettivo principale è ormai stato raggiunto, ci sono almeno due buoni motivi per concludere il campionato a testa alta. Il primo, come dice Donadoni, è quello di dimostrare alla società di meritare la riconferma per il futuro. E questo vale per il tecnico come per i giocatori. Il secondo è che c'è un pubblico da rispettare, che paga il biglietto e che ha dimostrato sempre il suo attaccamento la squadra. E alla squadra chiede di non mollare.