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    Cagliarimania: non c'è più tempo per sbagliare

    Cagliarimania: non c'è più tempo per sbagliare

    • Mauro Cossu
    La prestazione da dimenticare espressa dal Cagliari di Diego Lopez in quel di Milano contro l'Inter è stata senza ombra di dubbio figlia di un turnover esasperato che ha inesorabilmente trasformato la compagine sarda in una vittima sacrificale con il solo compito di proporsi al meglio in vista della prossima sfida casalinga contro il Bologna, altro appuntamento cruciale sulla strada che porta alla salvezza. La pesante sconfitta di San Siro (4-0 il risultato finale a favore dei nerazzurri) può essere riassunta con un dato statistico: la voce tiri effettuati dai sardi nel match in terra milanese è affiancata da un desolante zero. Un vero e proprio record negativo per la compagine isolana in Serie A, considerato che dal 12 gennaio 2014 una squadra non concludeva un match della massima divisione senza mai tirare verso la porta avversaria: l’ultima fu il Genoa, piegato all’Olimpico per 4-0 dalla Roma. Oltre quattro anni dopo, il Cagliari ha eguagliato questo incredibile record negativo, senza mai calciare verso la porta difesa da Handanovic.

    La straziante prova contro l'Inter va dimenticata al più presto: ora i rossoblù sono attesi da 3 sfide casalinghe e 2 in trasferta, ma ben 4 di queste contro avversari in corsa per obiettivi europei. Le tre successive gare con Samp, Roma (in casa) e Fiorentina sulla carta sono più che complicate, ma il Cagliari ha il dovere di strappare punti ovunque, nonostante l’atteggiamento arrendevole mostrato martedì a Milano, a partire dalle scelte di formazione di Lopez. L’ultima in casa con l’Atalanta può diventare un match point favorevole per restare in A. Sono necessari 4 o 5 punti per blindare il discorso salvezza e, soprattutto, il margine di errore è pari allo zero assoluto, a cominciare da domenica contro il Bologna. L'appuntamento che attende i cagliaritani alla Sardegna Arena si presenta come la seconda partita della vita in meno di otto giorni e con le stesse analogie della gara giocata contro l'Udinese, tranne che per il fatto che rispetto ai friulani, il Bologna guidato dall'esperto Donadoni arriverà in terra sarda con uno stato di forma migliore e con una situazione di classifica che gli permetterà di affrontare la gara con la giusta serenità e senza alcuna pressione psicologica. Per gli uomini di Lopez, invece, un eventuale passo falso si concretizzerebbe immediatamente in un percorso di fine campionato senza nessuna certezza che farebbe piombare i rossoblù nuovamente a un passo dal baratro. Caro Cagliari, non c'è più tempo per sbagliare.

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