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    Cagliarimania: mio padre mi ha sempre raccontato di Claudio Ranieri. Ora posso raccontaglierlo anche io

    Cagliarimania: mio padre mi ha sempre raccontato di Claudio Ranieri. Ora posso raccontaglierlo anche io

    • Antonio Cinus
    Cagliari 1988, Claudio Ranieri firma con i rossoblù, sprofondati in Serie C1 con tanto di rischio di fallimento. Arriverà dalla Puteolana, praticamente ai tempi uno sconosciuto. Dopo il primo allenamento inizia a formarsi la sua icona, quando chiama la moglie per comunicare di avere tra le mani “una Ferrari” e non una squadra qualunque come si pensava. Tant’è che sugli spalti iniziò a levarsi il coro “Oh Ranieri guida la Ferrari”, che rimase poi impresso nella storia. Uno sconosciuto Ranieri, che in due anni, o meglio tre, scrisse la storia del Cagliari, compiendo un vero e proprio miracolo sportivo.

    Nella prima stagione riporta i sardi in Serie B, prima di compiere un insperato “back to back” andando contro i pronostici conquistando la promozione nella massima serie italiana. Il Cagliari è nuovamente in Serie A e Claudio Ranieri entrerà per sempre nei cuori dei tifosi.  Resta un altro anno e dopo un girone di andata disastroso ecco arrivare il nuovo mantra “Risorgeremo”, e di fatto così fu, salvezza ottenuta con un girone di ritorno a ritmo Champions (o meglio Coppa dei Campioni) ed ennesima impresa compiuta a tinte rossoblù. Poi l’addio, o meglio, l’arrivederci, perché si sa, certi amori fanno dei giri immensi e poi ritornano.

    Cagliari, dicembre 2022, Tommaso Giulini esonera Fabio Liverani ed a sorpresa riesce nel colpo di far tornare nell’Isola Sir Claudio Ranieri. Gioia, tanta gioia ma allo stesso tempo tantissima paura. E se non dovesse riuscire a centrare l’obiettivo? Se macchiasse il suo indelebile ricordo? Ma il Cagliari ha bisogno di lui, Ranieri questo lo sa, e decide di rimettersi in gioco ed accettare quella che a dicembre, con i sardi in 14esima posizione, sembrava una sfida ancora più impossibile rispetto alle precedenti. Il resto della storia lo sappiamo benissimo, è successo di nuovo, missione compiuta e Cagliari nuovamente in Serie A dopo un solo anno di purgatorio. Che impresa incredibile.

    Ed è questo il bello del calcio, sono le storie d’amore come quella di Ranieri e il Cagliari che rendono il tutto ancora più emozionante. Pensate anche ai più giovani, quelli che magari non hanno conosciuto il vero amore puro calcistico, dovuto anche ad un mondo sportivo che in molte occasioni ha perso i veri valori. Pensate a coloro che avevano bisogno di un evento simile per capire cosa veramente può dare il calcio, che alla fine non è solamente una semplice partita di pallone. Dietro le lacrime di Ranieri si celano tantissimi valori.

    Ed è strano provare dal vivo quelle emozioni che fino a qualche giorno fa erano solamente dei racconti tramandati. Perché alla fine, vivere il tutto in prima persona, ha un sapore diverso, nonostante si rimanga lo stesso incantati dalle storie precedenti.

    Ranieri ha portato la squadra dalla C alla A compiendo un miracolo, con lui tutti remavano nella stessa direzione. Ranieri sarebbe capace di far andare al massimo anche il giocatore più scarso. Con Ranieri il Cagliari non farebbe fatica a tornare in Serie A. Sono solo alcuni esempi di frasi sentite nel corso degli anni.

    Ranieri e Cagliari e scatta subito la magia. Eppure, anche se indirettamente, ero consapevole di ciò che quest’uomo poteva fare. Basta vedere la favola Leicester, che ho potuto raccontare. Vivere però il Ranieri uomo in prima persona è tutta un’altra emozione. E se fino a qualche mese fa mio padre mi raccontava di Sir Claudio e del suo passato in rossoblù, ora, posso raccontarglielo anche io. Potrò raccontare di un uomo giunto a Cagliari come per “ripagare un debito”. Arriva a dicembre chiedendo il tempo di lavorare, come se dovesse rimettere in moto quella famosa Ferrari, lasciata in garage per troppo tempo. Nel breve trasmette i valori umani alla squadra, trasformandola totalmente dando fiducia ad un gruppo che ormai scendeva in campo a testa bassa.

    Ha creato quella che viene considerata una famiglia. Ha riportato l’entusiasmo tra i tifosi, un clima così bello non si vedeva forse da anni. Ed infine ha concluso il tutto con l’ennesimo capolavoro. Una salvezza insperata arrivata tramite playoff, con delle partite pazzesche come in un film, con il lieto fine arrivato solamente all’ultimo “ciak”. Risorgeremo (e l’abbiamo fatto), l’ha detto Claudio Ranieri.
    La storia di  Sir Claudio al Cagliari verrà tramandata di generazione in generazione. Una vera e propria leggenda rossoblù e del calcio mondiale.
     

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