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Cagliarimania: Mauricio e la sua isla felice
Mauricio Isla è un giocatore del Cagliari: dopo un lungo corteggiamento il difensore cileno è arrivato in Sardegna. Martedì sera è sbarcato all’aeroporto di Elmas, dove ha avuto un primo significativo approccio con i tifosi rossoblù ed il loro calore; mercoledì mattina, dopo la firma del contratto, ha effettuato il primo allenamento con i nuovi compagni e la sera stessa Rastelli lo ha fatto esordire al Sant’Elia nell’amichevole contro l’Amburgo, mandandolo in campo nei venti minuti finali della gara. L’ex juventino è entrato immediatamente nel progetto rossoblù, come ha spiegato lui stesso nella conferenza stampa di presentazione di giovedì mattina, dove sono emersi il suo entusiasmo e soprattutto la sua umiltà nel mettersi al servizio del gruppo.
Isla è consapevole di aver scelto una squadra che non rappresenta solo una città ma l’intera isola; scelta nella quale sono stati decisivi i consigli dell’esperto Storari. Dopo essersi tolto la soddisfazione di aver vinto la Coppa America per la seconda volta consecutiva con la nazionale cilena, ora Isla vuole tornare a sorridere anche nelle squadre di club e ha ritenuto Cagliari la piazza migliore per rilanciarsi. Infatti dopo l’importante esperienza a Udine, non è riuscito a mostrare appieno le proprie qualità con la Juventus e anche con le maglie dei Queens Park Rangers e del Marsiglia non è andata granché meglio.
Quindi la Sardegna potrebbe essere la sua isola felice e Cagliari la squadra dove potrà ritrovare finalmente l’allegria nel giocare a calcio. E’ certo che qui ha trovato una grande accoglienza, non solo dai tifosi. Tutta la squadra, con in testa i suoi ex compagni Storari e Padoin, e soprattutto il mister Rastelli, sono consapevoli che il suo inserimento in rosa rappresenta una marcia in più per affrontare con maggiore determinazione il cammino verso una salvezza tranquilla. Certo, perché l’obiettivo rimane quello, come è d’obbligo per una neopromossa. Fare voli pindarici ad agosto è pericoloso. E’ comprensibile che qualcuno possa pensare già a qualcosa di più della salvezza, con una squadra che annovera tra le sue fila giocatori come Storari, Bruno Alves, Padoin, Isla, Borriello, Farias, Sau, Joao Pedro…ma per sognare c’è tempo.
Isla è consapevole di aver scelto una squadra che non rappresenta solo una città ma l’intera isola; scelta nella quale sono stati decisivi i consigli dell’esperto Storari. Dopo essersi tolto la soddisfazione di aver vinto la Coppa America per la seconda volta consecutiva con la nazionale cilena, ora Isla vuole tornare a sorridere anche nelle squadre di club e ha ritenuto Cagliari la piazza migliore per rilanciarsi. Infatti dopo l’importante esperienza a Udine, non è riuscito a mostrare appieno le proprie qualità con la Juventus e anche con le maglie dei Queens Park Rangers e del Marsiglia non è andata granché meglio.
Quindi la Sardegna potrebbe essere la sua isola felice e Cagliari la squadra dove potrà ritrovare finalmente l’allegria nel giocare a calcio. E’ certo che qui ha trovato una grande accoglienza, non solo dai tifosi. Tutta la squadra, con in testa i suoi ex compagni Storari e Padoin, e soprattutto il mister Rastelli, sono consapevoli che il suo inserimento in rosa rappresenta una marcia in più per affrontare con maggiore determinazione il cammino verso una salvezza tranquilla. Certo, perché l’obiettivo rimane quello, come è d’obbligo per una neopromossa. Fare voli pindarici ad agosto è pericoloso. E’ comprensibile che qualcuno possa pensare già a qualcosa di più della salvezza, con una squadra che annovera tra le sue fila giocatori come Storari, Bruno Alves, Padoin, Isla, Borriello, Farias, Sau, Joao Pedro…ma per sognare c’è tempo.