Getty Images
Cagliarimania: Mati Fernandez non rovina la festa
E bravi Giulini e Capozucca! Il piccolo giallo finale (il mancato arrivo di Mati Fernandez dalla Fiorentina) non ha assolutamente pregiudicato quanto di positivo è stato fatto dalla dirigenza nella sessione estiva del mercato. L’approdo al Milan del centrocampista cileno è stato un colpo basso, ma non ha affatto demoralizzato il direttore sportivo Capozucca che ha immediatamente tolto il suo asso dalla manica. E così, proprio allo scadere delle trattative, è spuntato Panagiotis Tachtsidis. Il centrocampista greco tuttavia non deve considerarsi un ripiego; infatti il suo nome circolava sin dai primi giorni del mercato, segno che il Cagliari puntava su di lui e lo seguiva con attenzione.
Dicevamo che il giudizio sulla campagna di rafforzamento non può che essere positivo; soprattutto per la filosofia che ha guidato gran parte delle operazioni. Quella cioè di fornire una forte ossatura alla squadra in tutti i reparti, puntando sull’esperienza dei giocatori e sulla loro capacità di affrontare con personalità e carattere un campionato difficile come quello di serie A. Difficile soprattutto per una neopromossa. Rientrano in quest’ottica gli acquisti del difensore Bruno Alves, del centrocampista Simone Padoin, del difensore-centrocampista Mauricio Isla, dell’attaccante Marco Borriello. Età media trentadue anni. Giulini non ha ripetuto gli errori del suo primo anno di presidenza, quando volle privilegiare la linea verde. Una politica che sfortunatamente non diede i frutti sperati e la squadra retrocesse in B.
Ora per scongiurare tale eventualità, largo ai giocatori esperti: Bruno Alves, fresco campione d’Europa con il Portogallo, ha già preso possesso con autorità del centro della difesa. Simone Padoin, dopo anni da gregario nella Juventus dei record, vuole ritagliarsi un ruolo da protagonista nel centrocampo di Rastelli. Così come Mauricio Isla, ancora in ritardo di condizione, ma che sarà senza dubbio un valido innesto sulla fascia destra. Chi invece è in splendida forma è Marco Borriello, autore già di sei reti nelle prime tre partite ufficiali. Altro acquisto importante si è rivelato quello del ventiseienne moldavo Artur Ionita. Il centrocampista proveniente dal Verona, ha già conquistato tutti per la grinta e la determinazione con le quali affronta le partite. Uno alla Nainggolan, per intenderci. Insieme al greco Tachtsidis e al giovane cagliaritano Nicolò Barella, ritornato in Sardegna dopo il prestito al Como, colmeranno i vuoti lasciati dalle partenze di Fossati (Verona), Cinelli (Chievo) Tello (rientrato alla Juve e poi girato all’Empoli) e Deiola, accasatosi in prestito allo Spezia. Così come in prestito, ma al Benevento, è andato Marko Pajac, croato proveniente dal Celje. In difesa, già detto di Bruno Alves, è arrivato dall’Empoli l’esterno sinistro Luca Bittante (che Rastelli conosce bene per averlo lanciato in B con la maglia dell’Avellino), valida alternativa a Murru, mentre sono partiti Antonio Balzano, destinazione Cesena, e il centrale sloveno Luka Krajnc, approdato alla Sampdoria. Ora la palla passa a Rastelli, che avrà il compito di ricercare i giusti equilibri per garantire la permanenza nella massima serie.
Dicevamo che il giudizio sulla campagna di rafforzamento non può che essere positivo; soprattutto per la filosofia che ha guidato gran parte delle operazioni. Quella cioè di fornire una forte ossatura alla squadra in tutti i reparti, puntando sull’esperienza dei giocatori e sulla loro capacità di affrontare con personalità e carattere un campionato difficile come quello di serie A. Difficile soprattutto per una neopromossa. Rientrano in quest’ottica gli acquisti del difensore Bruno Alves, del centrocampista Simone Padoin, del difensore-centrocampista Mauricio Isla, dell’attaccante Marco Borriello. Età media trentadue anni. Giulini non ha ripetuto gli errori del suo primo anno di presidenza, quando volle privilegiare la linea verde. Una politica che sfortunatamente non diede i frutti sperati e la squadra retrocesse in B.
Ora per scongiurare tale eventualità, largo ai giocatori esperti: Bruno Alves, fresco campione d’Europa con il Portogallo, ha già preso possesso con autorità del centro della difesa. Simone Padoin, dopo anni da gregario nella Juventus dei record, vuole ritagliarsi un ruolo da protagonista nel centrocampo di Rastelli. Così come Mauricio Isla, ancora in ritardo di condizione, ma che sarà senza dubbio un valido innesto sulla fascia destra. Chi invece è in splendida forma è Marco Borriello, autore già di sei reti nelle prime tre partite ufficiali. Altro acquisto importante si è rivelato quello del ventiseienne moldavo Artur Ionita. Il centrocampista proveniente dal Verona, ha già conquistato tutti per la grinta e la determinazione con le quali affronta le partite. Uno alla Nainggolan, per intenderci. Insieme al greco Tachtsidis e al giovane cagliaritano Nicolò Barella, ritornato in Sardegna dopo il prestito al Como, colmeranno i vuoti lasciati dalle partenze di Fossati (Verona), Cinelli (Chievo) Tello (rientrato alla Juve e poi girato all’Empoli) e Deiola, accasatosi in prestito allo Spezia. Così come in prestito, ma al Benevento, è andato Marko Pajac, croato proveniente dal Celje. In difesa, già detto di Bruno Alves, è arrivato dall’Empoli l’esterno sinistro Luca Bittante (che Rastelli conosce bene per averlo lanciato in B con la maglia dell’Avellino), valida alternativa a Murru, mentre sono partiti Antonio Balzano, destinazione Cesena, e il centrale sloveno Luka Krajnc, approdato alla Sampdoria. Ora la palla passa a Rastelli, che avrà il compito di ricercare i giusti equilibri per garantire la permanenza nella massima serie.