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Cagliarimania: ma la scossa dov'è?
Il terzultimo posto in classifica, a pari (de)merito di Genoa, Udinese, Verona e Crotone, fa piuttosto paura. È chiaro che tre giorni di allenamento sono troppo pochi per vedere la mano di Lopez, per notare se le modifiche adottate dal nuovo tecnico potranno dare una marcia in più. L'allenatore uruguaiano, a Roma, ha scelto di giocare con il 3-4-1-2, con Joao Pedro che spesso si abbassava sulla linea dei centrocampisti, trasformando lo schieramento in un 3-5-2. Al momento, questa appare la soluzione più logica, considerato il mercato fatto in estate dal club di Giulini. Mercoledì sera il Cagliari ospiterà alla "Sardegna Arena" il Benevento, per quello che sarà un match importantissimo in chiave salvezza, la vera gara da cui ripartire. Le insidie non mancheranno: Baroni è all'ultima chiamata, i campani sono costretti a dare un input positivo alla loro classifica, che alla voce "punti fatti" registra ancora lo zero. Ai rossoblù, così come al Benevento, serve una scossa, una svolta importante. Quella che non si è vista all'Olimpico. Servirà tutto l'aiuto del popolo cagliaritano per spingere l'undici di Lopez fuori dalle pericolose sabbie mobili ed evitare di gettare alle ortiche una stagione nata con ben altri presupposti.