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    Cagliarimania: ma la scossa dov'è?

    Cagliarimania: ma la scossa dov'è?

    • Mauro Cossu
    Niente svolta, niente scossa. Nonostante il cambio in panchina, il Cagliari cade rovinosamente anche a Roma, contro una Lazio straripante che ha surclassato i rossoblù con un rotondo 3-0. Certo, sulla carta l'ostacolo era più che proibitivo, ma la squadra di Lopez ci ha messo del suo per complicarsi la vita all'Olimpico, a partire dal rigore concesso ingenuamente ad Immobile dopo una manciata di minuti di gara. Episodio che di fatto ha spianato la strada per la tranquilla vittoria dell'undici di Inzaghi. Il Cagliari, ad onor del vero, ha accennato ad una piccola reazione: sia nel primo tempo, con la rete annullata dal VAR a Farias per posizione millimetrica di fuorigioco, sia nella ripresa con la seconda rete annullata, a Pavoletti, anche stavolta per off-side. Per il resto, la squadra non ha mostrato evidenti segnali di ripresa, di recupero psicologico. E i numeri di certo non aiutano la compagine isolana ad uscire dal momento nero: ben 17 gol subiti dopo le prime 9 partite di campionato. Una media di quasi due reti incassate a partita. Cifre negative, che indicano come la difesa rossoblù - ma non solo - stia attraversando un momento di crisi profonda che coincide con la settima sconfitta (la quinta consecutiva) in stagione. 

    Il terzultimo posto in classifica, a pari (de)merito di Genoa, Udinese, Verona e Crotone, fa piuttosto paura. È chiaro che tre giorni di allenamento sono troppo pochi per vedere la mano di Lopez, per notare se le modifiche adottate dal nuovo tecnico potranno dare una marcia in più. L'allenatore uruguaiano, a Roma, ha scelto di giocare con il 3-4-1-2, con Joao Pedro che spesso si abbassava sulla linea dei centrocampisti, trasformando lo schieramento in un 3-5-2. Al momento, questa appare la soluzione più logica, considerato il mercato fatto in estate dal club di Giulini. Mercoledì sera il Cagliari ospiterà alla "Sardegna Arena" il Benevento, per quello che sarà un match importantissimo in chiave salvezza, la vera gara da cui ripartire. Le insidie non mancheranno: Baroni è all'ultima chiamata, i campani sono costretti a dare un input positivo alla loro classifica, che alla voce "punti fatti" registra ancora lo zero. Ai rossoblù, così come al Benevento, serve una scossa, una svolta importante. Quella che non si è vista all'Olimpico. Servirà tutto l'aiuto del popolo cagliaritano per spingere l'undici di Lopez fuori dalle pericolose sabbie mobili ed evitare di gettare alle ortiche una stagione nata con ben altri presupposti.

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