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    Cagliarimania: la sconfitta di Napoli non preoccupa. Ora però attenzione assoluta negli scontri diretti per la salvezza

    Cagliarimania: la sconfitta di Napoli non preoccupa. Ora però attenzione assoluta negli scontri diretti per la salvezza

    • Antonio Cinus
    Il Cagliari esce sconfitto dal Maradona di Napoli ma lo fa con dignità. Niente ossa rotte, niente strapotere avversario come si diceva. Anzi, forse si torna in Sardegna con un pizzico di rammarico, perché se i rossoblù avessero pareggiato certamente non sarebbe stato un “furto”. Una sconfitta  che però non preoccupa, il Cagliari è vivo e ha dimostrato di aver cambiato volto, provando a giocarsi le proprie carte contro qualsiasi avversario.

    Claudio Ranieri imbriglia da subito il Napoli dell’ex Walter Mazzarri con un 4-4-2, stretto tra le linee ma arrembante in fase d’attacco. I rossoblù concedono il minimo sindacale anche se nella prima frazione di gioco rischiano grosso quando Rrhamani impatta di testa e colpisce il palo della porta difesa da Scuffet. Dall’altra parte saranno Augello (tiro deviato da Di Lorenzo) e Nandez a sfiorare il colpo del vantaggio. Nella ripresa i due allenatori provano a cambiare. Ranieri passa al suo fidato 3-5-2 per dare più equilibrio alla mediana, Mazzarri inserisce Mario Rui, mettendo un vero mancino sull’esterno, mossa che si rivelerà fondamentale per i padroni di casa. 

    Dal piede del portoghese nasce infatti il vantaggio azzurro, cross di Mario Rui, stacco impetuoso di Victor Osimhen e Scuffet battuto. La notizia positiva è che il Cagliari non molla la presa, non si abbatte e reagisce in pochi minuti. Luvumbo, appena entrato, scarta Rrhamani e mette in mezzo una palla velenosa, Pavoletti (si, sempre lui) anticipa tutti e con un guizzo ristabilisce la parità. Pareggio immediato e palla al centro, un qualcosa che ad inizio stagione sarebbe stato impensabile visto come giocavano i sardi. Da qui in poi il Napoli attaccherà con pressione, trovando il nuovo vantaggio con il georgiano Kvaratskhelia, servito da Osimehan. Il rimpianto sarà l’occasione finale di Dossena, che di testa manda fuori di pochi cm. Si, i rossoblù stavano per fare l’ennesimo colpaccio degli ultimi minuti.

    Il Cagliari torna così in Sardegna con 0 punti ma con la consapevolezza di essere finalmente cambiato. Ranieri è in grado di plasmare la squadra in base agli avversari ma soprattutto ha dato fiducia ai ragazzi che ora non mollano mai, nemmeno quando sono in svantaggio e fuori casa. La trasferta di Verona ed il match casalingo contro l’Empoli chiuderanno il 2023. Due scontri diretti dove i rossoblù hanno però il compito di portare a casa dei punti fondamentali in ottica salvezza. Non saranno due partite semplici ma se si scenderà in campo come negli ultimi match allora i sardi potranno dire la loro. Certo, sarebbe meglio evitare di dover compiere l’ennesima rimonta o dover sbloccare il tutto negli ultimi minuti ma pur di vincere i tifosi sono pronti a soffrire come ormai sono abituati a fare. 

    L’obiettivo salvezza non è così irraggiungibile come si pensava ad inizio stagione, ma in fondo, Ranieri lo disse tempo fa che il Cagliari, dopo un periodo di assestamento e di calendario difficile avrebbe iniziato a giocarsela, e così è stato. Ci penserà come sempre sir Claudio e noi ci fidiamo ciecamente di lui.
     

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