Cagliarimania:| La rivincita dei 'panchinari'
Dalla polvere all'altare. Dopo essere stati messi ai margini da Ficcadenti, per quattro rossoblù con la nuova guida tecnica è iniziato un nuovo campionato. Parliamo di Ariaudo, Nenè, Avelar ed Eriksson. Seppur in misura diversa, tutti e quattro hanno dato un contributo alla prima vittoria del Cagliari. Per Lorenzo Ariaudo, difensore classe 1989, è stata una domenica da incorniciare. Torinese, ex juventino, ha battuto la squadra granata sul proprio campo: non occorre aggiungere altro. Al fianco di Astori ha guidato la difesa in maniera impeccabile, dimostrando sul campo che, dopo tanti anni di gavetta, merita un posto da titolare. Dopo la partenza di Canini sembrava essere giunto finalmente il suo momento, invece Ficcadenti gli ha sempre preferito il nuovo acquisto Rossettini. Ora, dopo la prestazione contro il Torino, Pulga e Lopez saranno chiamati ad una scelta difficile, avendo a disposizione due ottimi difensori centrali. Ma, come si dice in questi casi, sempre meglio avere problemi di abbondanza.
Anche per Nenè la vittoria contro il Torino ha un sapore particolare. Dopo mesi è partito di nuovo titolare e finalmente nel suo ruolo di prima punta; ha dimostrato di non avere smarrito la carica agonistica, battendosi come un leone su ogni pallone, e, cosa ancora più importante, si è assunto la responsabilità di calciare il rigore che, inutile sottolineare, aveva un'importanza fondamentale. E non ha fallito, regalando i primi tre punti stagionali dopo tante sofferenze.
Altro 'resuscitato' dalla cura di Pulga e Lopez, il brasiliano Danilo Fernando Avelar. Inseguito a lungo quest'estate dal presidente Cellino per sostituire non uno qualunque ma Alessandro Agostini, il terzino sinistro è stato bocciato da Ficcadenti dopo 58 minuti giocati all'esordio contro il Genoa. Da allora nella fascia sinistra è stato schierato Pisano, palesemente a disagio in un ruolo non suo. A Torino il brasiliano è stato schierato nuovamente titolare e ha risposto presente alla chiamata: spinta costante in fase offensiva, margini di miglioramento in quella difensiva, ma il Cagliari può contare su di lui per il proseguo del campionato.
E infine una citazione merita anche Sebastian Eriksson, nonostante i tre minuti giocati. Per il nazionale svedese sono comunque pochi minuti che valgono tanto: dopo il calvario della scorsa stagione, sono un segnale che anche lui fa a pieno titolo parte del nuovo progetto rossoblù.