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    Cagliarimania: l'Uomo Cragno vola, tra parate da top e la prima (meritata) chiamata azzurra

    Cagliarimania: l'Uomo Cragno vola, tra parate da top e la prima (meritata) chiamata azzurra

    • Mauro Cossu
    Prima vittoria nel nuovo campionato di Serie A per il Cagliari di Rolando Maran. I rossoblù sono tornati da Bergamo con tre importantissimi punti in cascina, frutto di una prestazione solida e cinica al cospetto di una squadra ben collaudata come quella di Gasperini. Dopo il brutto tonfo all'esordio di Empoli, il Cagliari ha svoltato: prima il pari casalingo contro il Sassuolo (deciso al 98' da un rigore di Boateng) poi il bel successo nella tana dell'Atalanta. I rossoblù hanno prontamente invertito la rotta, soprattutto grazie al lavoro di Maran, abile a valorizzare le caratteristiche dei giocatori a disposizione. Cura maniacale dei dettagli, squadra compatta e letale quando si affaccia dalle parti dell'area avversaria. E fa niente se Pavoletti stavolta è rimasto a secco: ci ha pensato Barella, in versione bomber per una sera, a decidere la sfida dell'Atleti Azzurri d'Italia con una punizione magistrale leggermente deviata da Pasalic. La sosta probabilmente arriva nel momento peggiore, per gli uomini di Maran l'ideale sarebbe stato tornare subito in campo per dare continuità alla brillante prestazione messa in atto contro l'Atalanta. Invece bisognerà aspettare due settimane, che serviranno comunque al tecnico rossoblù di lavorare sui dettagli, affinare dettami e dinamiche già ampiamente apprese dai suoi uomini.

    Intanto Alessio Cragno si è preso definitivamente il Cagliari. Lo scorso anno il dualismo con Rafael - complice anche qualche problema fisico - lo aveva costretto a qualche panchina di troppo. Poi l'arrivo in estate di Maran, deciso a puntare forte sul portiere classe 1994, blindato dalla società in sede di mercato nonostante qualche richiesta importante. Una scelta convinta, che sta ripagando alla grande il club rossoblù: la crescita di Cragno - tecnica ma soprattutto di personalità - è esponenziale. Il 24enne di Fiesole ha trasformato le critiche in complimenti, passando da "troppo giovane e troppo basso per la Serie A" a uno dei migliori interpreti nel suo ruolo in Italia. Non a caso è arrivata la tanto attesa chiamata in Nazionale maggiore, il giusto premio per quanto fatto vedere negli ultimi mesi. E ieri, a Bergamo contro l'Atalanta, Cragno ha festeggiato nel migliore dei modi, con una vittoria, la prima convocazione in azzurro, dopo aver vestito la maglia delle giovanili dall’Under 17 fino all’Under 21. "La chiamata di Mancini è inaspettata, sono contentissimo e non vedo l’ora di iniziare questa avventura", ha dichiarato emozionato l'estremo difensore del Cagliari. Davanti a lui le gerarchie sembrano essere ben consolidate tra Donnarumma, Sirigu e Perin, ma per l'Uomo Cragno ci sarà tutto il tempo per togliersi soddisfazioni sempre più importanti, in rossoblù così come in azzurro.

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