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Cagliarimania: l'Uomo Cragno vola, tra parate da top e la prima (meritata) chiamata azzurra
Intanto Alessio Cragno si è preso definitivamente il Cagliari. Lo scorso anno il dualismo con Rafael - complice anche qualche problema fisico - lo aveva costretto a qualche panchina di troppo. Poi l'arrivo in estate di Maran, deciso a puntare forte sul portiere classe 1994, blindato dalla società in sede di mercato nonostante qualche richiesta importante. Una scelta convinta, che sta ripagando alla grande il club rossoblù: la crescita di Cragno - tecnica ma soprattutto di personalità - è esponenziale. Il 24enne di Fiesole ha trasformato le critiche in complimenti, passando da "troppo giovane e troppo basso per la Serie A" a uno dei migliori interpreti nel suo ruolo in Italia. Non a caso è arrivata la tanto attesa chiamata in Nazionale maggiore, il giusto premio per quanto fatto vedere negli ultimi mesi. E ieri, a Bergamo contro l'Atalanta, Cragno ha festeggiato nel migliore dei modi, con una vittoria, la prima convocazione in azzurro, dopo aver vestito la maglia delle giovanili dall’Under 17 fino all’Under 21. "La chiamata di Mancini è inaspettata, sono contentissimo e non vedo l’ora di iniziare questa avventura", ha dichiarato emozionato l'estremo difensore del Cagliari. Davanti a lui le gerarchie sembrano essere ben consolidate tra Donnarumma, Sirigu e Perin, ma per l'Uomo Cragno ci sarà tutto il tempo per togliersi soddisfazioni sempre più importanti, in rossoblù così come in azzurro.