Cagliarimania: l'esperienza c'è, ora serve il salto di maturità
Mauro Cossu
L'amaro in bocca c'è, inutile negarlo. Non tanto per il risultato in sé, piuttosto per come è maturato. Un 2-2 contro il Sassuolo che ha strozzato l'urlo nella gola dei tifosi rossoblù presenti alla Sardegna Arena, con il Cagliari in vantaggio - numerico e nel punteggio - fino al 98'. Poi l'ultimo assalto degli uomini di De Zerbi, lo sfortunato tocco di braccio di Romagna che ha mandato sul dischetto Boateng, glaciale nel freddare Cragno per il definitivo pari. Un risultato, comunque, che i neroverdi hanno meritato dopo una gara nella quale hanno messo in mostra - seppur a sprazzi - un gran bel calcio. Lo stesso si può dire della banda di Maran: prestazione nel complesso positiva, da segnalare la crescita esponenziale rispetto alla prova di Empoli. Non soltanto sotto il punto di vista tecnico-tattico, ma anche anagrafica: nonostante i ventunenni Barella e Romagna, la carta d'identità del Cagliari anti Sassuolo si è alzata sensibilmente rispetto al match precedente. Con gli inserimenti di Srna, Klavan, Dessena, Sau e le conferme di Pavoletti e Cigarini, tutti over 30, l’età media del Cagliari di ieri sera è stata di circa 30 anni. Tanta esperienza, dunque, anche a livello internazionale, che alla lunga può risultare un'arma importante per il club isolano. Ora, però, va fatto il definitivo salto di maturità in modo da non mandare per aria altre partite condotte quasi in porto come accaduto ieri. Nonostante il risultato non certo entusiasmante, il Cagliari si gode un super Pavoletti. Il numero 30 rossoblù nella passata stagione ha chiuso al primo posto tra i bomber europei per numero di gol segnati di testa (9). E il centravanti livornese con le sue incornate è una sentenza anche nella nuova Serie A: Pavoloso ha iniziato nel migliore dei modi la nuova stagione siglando due splendide reti di testa nel debutto casalingo. Una curiosità: a partire dalla stagione 2014/15, solamente Cristiano Ronaldo e Olivier Giroud hanno segnato più gol di testa di Pavoletti, salito a quota 17 con la doppietta di ieri. Il portoghese della Juve è a quota 29, il francese del Chelsea 21. Il Cagliari e Maran sanno di avere tra le mani uno specialista assoluto dell'area di rigore, da sfruttare al meglio per esaltarne le caratteristiche da puro finalizzatore degli ultimi 16 metri. Intanti Pavoletti riparte da dove aveva lasciato, con l’obiettivo di conservare ancora per un anno il particolare primato europeo di "re del cielo".