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Cagliarimania: Joao Pedro e il dilemma tattico
La sconfitta di Torino lascia tanti messaggi - positivi e negativi - al Cagliari e al suo tecnico Diego Lopez. Contro i granata, i rossoblù hanno mostrato evidenti segnali di crescita nel primo tempo, trovando anche il gol del vantaggio firmato Barella, salvo poi staccare la spina per tutta la ripresa. Un calo verticale, sia fisico che psicologico, che deve far riflettere ancora una volta dalle parti di Asseminello. Il Cagliari torna così in Sardegna con zero punti in tasca, per quella che è stata l'ottava sconfitta in undici giornate di Serie A, la settima nelle ultime otto partite. Dopo aver fatto rinascere Sassuolo e Genoa - club in profonda crisi - e aver sfiorato l'impresa di consegnare il primo storico punto nel massimo campionato italiano al Benevento, i rossoblù sono riusciti a rivitalizzare anche il Toro ferito di Mijahilovic, reduce da tre sconfitte e due pareggi nelle ultime cinque giornate.
Il match di Torino, tra le note positive e negative, ha trasmesso per l'ennesima volta un segnale chiaro e forte: Joao Pedro fa una fatica tremenda a giocare lontano dalla posizione di trequartista. Lopez ha rispolverato il brasiliano come mezzala, un ruolo che non è affatto nelle corde del classe '92. Il dilemma tattico del numero 10 rossoblù sembrava essere stato risolto da Rastelli, ma con l'avvento di Lopez sulla panchina sarda, si rischia nuovamente di incappare in questo problema di non poco conto. Il cambio modulo e il passaggio alla difesa a tre, come già analizzato nei giorni scorsi, possono rivelarsi mosse vincenti per uscire definitivamente dalla crisi ed esaltare al meglio le caratteristiche di tanti giocatori della rosa rossoblù: da Faragò a Miangue, passando per Pavoletti, Romagna e Padoin. Fatta eccezione, però, proprio per Joao Pedro, che in un 3-5-2 rischia di essere tagliato fuori dai giochi. In passato il talento carioca ha già ricoperto il ruolo di mezzala, anche ai tempi di Zeman, ma riscontrando tante difficoltà soprattutto a livello tattico. L'ex Palermo ha infatti tutte le caratteristiche per confermarsi tra i migliori trequartisti presenti nel campionato italiano, con licenza di inventare tra le linee e inserirsi a fari spenti in zona gol, esentato - o quasi - da compiti difensivi in fase di non possesso. Non a caso, negli ultimi due anni Joao Pedro è stato uno dei protagonisti in positivo della banda isolana e in numeri sono tutti dalla sua: ben 29 gol e 14 assist in 104 presenze. Nel 3-5-2 di Lopez non sembra esserci posto per lui, se non come mezzala di qualità, ruolo che però - come detto - non esalta appieno le qualità del brasiliano. Un dilemma tattico sul quale dovranno lavorare Lopez e i suoi collaboratori, per evitare di accantonare o perdere uno degli elementi migliori presenti nell'organico del Cagliari.