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  • Cagliarimania:| Il ritorno della pantera nera

    Cagliarimania:| Il ritorno della pantera nera

    All'inizio sembravano solo voci, fatte circolare da qualche tifoso nostalgico. Poi le voci sono diventate più insistenti, trovando conferma tra gli addetti ai lavori e negli ambienti vicini alla società. Ci ha pensato il presidente Cellino a dare l'ufficialità alla sua scelta di concedere una nuova occasione ad un giocatore che ha rappresentato un pezzo importante della storia del Cagliari. E così la pantera nera è tornata. Quando David Suazo ha varcato i cancelli del centro sportivo di Assemini, i tifosi hanno potuto finalmente dar sfogo alla loro gioia per accogliere, a quattro anni di distanza dalla sua cessione all'Inter, il loro beniamino. Per il presidente Cellino si è trattato di una scelta dettata più che altro dal cuore e dall'affetto che lo lega all'attaccante honduregno.

    Arrivato a Cagliari per la prima volta nel 1999 all'età di vent’anni, Suazo si mette in mostra nella stagione successiva in serie B segnando dodici reti in trentatré partite. Da allora diventa sempre più un punto fermo dell'attacco rossoblù e allo stesso tempo un incubo per le difese avversarie. Non di rado infatti la sua velocità mette in crisi i diretti avversari, costretti a ricorrere alle maniere forti e dando la possibilità al Cagliari di giocare in superiorità numerica, per le espulsioni che inevitabilmente subiscono. Negli anni a seguire Suazo dimostra sempre più il suo valore e le doti di realizzatore: complessivamente mette a segno 94 reti con la maglia rossoblù, secondo solo ad un certo Gigi Riva, primo a quota 164. E scusate se è poco. Il giocatore, ovviamente, fa gola a diverse società di primo piano e nel 2007 l'Inter brucia la concorrenza dei cugini rossoneri e mette a disposizione di Mancini l'attaccante honduregno. Ma all'Inter, Suazo è uno dei tanti e non riesce a sfondare, così come non riuscirà lasciare la sua impronta al Benfica, dove andrà in prestito la stagione successiva.

    Il ritorno all'Inter e la successiva esperienza al Genoa, complici diversi infortuni, sono quasi da dimenticare. E così Suazo si ritrova svincolato e con una carriera da ricostruire. La piazza cagliaritana sarebbe l'ideale per rilanciarsi e inizia il tam tam tra i tifosi, che esprimono a gran voce il desiderio di riabbracciare Suazo. Cellino non si fa pregare e offre all'honduregno un contratto annuale, rinforzando il reparto offensivo a disposizione di Donadoni. E così inizia la seconda avventura dell'ex capitano a Cagliari. Non ritroverà Zola, Esposito, Langella, Lopez, compagni di tante avventure, ma tra gli amici di allora qualcuno è rimasto: a cominciare dall'attuale capitano Daniele Conti, arrivato come lui a Cagliari nel 1999, e con il quale ha condiviso, ventenne, le prime esperienze nel calcio che conta. Ora a trentadue anni la pantera nera dovrà dimostrare di non aver perso la verve dei tempi migliori e di poter dare un contributo decisivo per far grande il Cagliari.

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