Cagliarimania:| Francescoli... o Victorino?
Sarà un nuovo Francescoli o un nuovo Victorino? Il dubbio sorge spontaneo tra i tifosi rossoblù all'indomani della presentazione del nuovo acquisto Pablo Ceppelini, quattordicesimo uruguaiano nella storia del Cagliari. Terminata la sua avventura in Perù con la Nazionale under 20 uruguaiana, Ceppelini può finalmente misurarsi con la realtà calcistica del Bel Paese, mettendosi a disposizione di Donadoni che avrà cura di farlo crescere senza fretta. Classica mezzala dotata di piedi buoni e fantasia, gli toccherà in eredità la maglia numero 32, quella indossata sino a qualche settimana fa da Matri.
Ceppelini, dicevamo, andrà a rinverdire la tradizione che lega, da trent'anni a questa parte, i giocatori uruguaiani al Cagliari. Purtroppo non tutti hanno lasciato un buon ricordo nell'isola. Ovviamente la speranza è che il giovane fantasista di Montevideo, classe 1991, ripercorra le orme di 'El Flaco' Francescoli, indimenticato campione che ci deliziò con la sua classe cristallina nei primi anni novanta, e non quelle di 'El Piscador' Victorino, passato alla storia come uno dei più grandi 'bidoni' che abbiano mai calpestato l'erba del Sant'Elia.
Tra gli esempi da cui stare rigorosamente alla lontana citiamo anche i vari Luis Alberto Romero, giunto con la fama di goleador nel 1996 al seguito dell'allenatore Perez e rispedito al mittente con solo dieci presenze e nessuna rete all'attivo; Marcelo Tejera, paragonato troppo frettolosamente a Francescoli e altrettanto velocemente dimenticato; Fabian Carini, portiere che ha militato con poca fortuna anche nell'Inter e nella Juventus; Horacio Peralta, meteora che ha collezionato solo una presenza; e Joe Bizera, ruvido difensore senza infamia e senza lode.
Siamo sicuri che Ceppelini si ispiri alla colonia uruguaiana che a Cagliari ha lasciato un ottimo ricordo; quella formata, oltre che da Francescoli, da Pepe Herrera e Daniel Fonseca (arrivati nel 1990 insieme al 'Flaco'), da Fabian O'Neill e Dario Silva, croce e delizia dei tifosi cagliaritani, dal 'guerriero' Nelson Abeijon e dal capitano di lungo corso Diego Lopez. Proprio Lopez è stato uno dei primi a dare il benvenuto al giovane connazionale: un buon auspicio per una carriera vincente in maglia rossoblù.