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    Cagliarimania: Gaston Pereiro, un’arma in più per la corsa salvezza

    Cagliarimania: Gaston Pereiro, un’arma in più per la corsa salvezza

    • Antonio Cinus
    Il campionato di Serie A è fermo per via della sosta dedicata alle nazionali e ciò potrebbe essere un bene per quanto riguarda il Cagliari. Leonardo Semplici potrà contare su quasi tutta la rosa a disposizione, grazie al rinvio delle qualificazioni sudamericane e alle sole quattro chiamate ricevute (Cragno, Walukiewicz, Zappa e Marin). Una pausa che serviva come l’oro, un po’ per rifiatare e riprendere la condizione e un po’ per permettere al tecnico di conoscere al meglio la propria squadra.​

    Le prossime dieci partite saranno per i rossoblù dieci finali, dove bisognerà sbagliare il meno possibile, soprattutto negli scontri diretti. Per salvarsi però servirà di più, ovvero fare punti anche nelle sfide considerate impossibili. Il Cagliari non deve fare l’errore di concentrarsi solamente in determinati incontri, perché la palla è rotonda e non sai mai cosa faranno le altre squadre. Proprio per questo motivo non bisogna guardare gli altri ma solo sé stessi, cercando di fare più punti possibili nel breve periodo.

    Per raggiungere questo obiettivo Leonardo Semplici potrà contare, un po’ a sorpresa, su un giocatore che, fino a poche settimane fa, sembrava essere finito ai margini del progetto. Si tratta di Gaston Pereiro, esterno offensivo arrivato lo scorso anno dagli olandesi del PSV Eindhoven. Il giocatore, sotto la gestione Di Francesco, era finito sotto il giudizio dei tifosi rossoblù e della dirigenza stessa. Quando entrava non correva ma passeggiava in campo, dimostrandosi “svogliato” nella maggior parte delle apparizioni.


    Eppure in Olanda era considerato un giocatore pieno di talento. 154 presenze con la maglia del PSV, condite da ben 49 reti. Un curriculum che aveva convinto il Cagliari, facendolo diventare il 22esimo giocatore dell’Uruguay a sbarcare in Sardegna. Un anno di Gaston Pereiro però si può paragonare al buio, perché fino al giorno della sfida alla Juventus questo è stato, 19 presenze ed una rete contro la Roma. 
    Ma quando il buio è troppo bisogna cercare il coraggio di provare ad accendere la luce e lo stesso Gaston Pereiro è riuscito a farlo nel match casalingo contro la Juventus. Entra sul 3 a 1 a favore dei bianconeri e riaccende la partita. In 10 minuti sfiora il gol per ben due volte, rischiando di riaprire una partita che ormai era data per scontata. Un primo timido bagliore di luce, diventata luce vera nella sconfitta in terra ligure in casa dello Spezia. 
    El Tonga in venti minuti trova un gol di linfa vitale, un gol che aveva dato via alla rimonta sarda, spenta poi però dal VAR sul raddoppio di Joao Pedro. Un gol però quello dell’uruguaiano che ha ridato fiducia al giocatore ed una scelta in più al tecnico.

    Gaston Pereiro potrà essere l’arma in più di questo Cagliari, rappresentando sia la carta da giocare nel momento del bisogno e sia una valida alternativa da inserire negli 11 titolari. In questa sosta Leonardo Semplici sta studiando l’operazione 3-4-1-2, valida alternativa al suo attuale 3-5-2. Ed è qui che Pereiro troverebbe un posto tra i titolari. Radja Nainggolan resterebbe a fare il centrocampista, con l’uruguaiano pronto a fare da trequartista alle spalle di Joao Pedro e della punta di turno. Gaston Pereiro ha mostrato di avere senso di posizione ed un buon tiro, proprio quello che serve in questo momento, ovvero farsi trovare al posto giusto e avere il coraggio di calciare in porta.

    C’è voluto del tempo ma finalmente abbiamo ritrovato (o almeno si spera) il vero Gaston Pereiro, con la speranza che possa darci una grossa mano per raggiungere una sofferta salvezza. Per lo stesso giocatore questa sarà una carta da vincere perché per lui sarà una finestra in cui mettersi in mostra e convincere la dirigenza a puntare ancora su di lui.

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