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Cagliarimania: Di Francesco non vuole parlare con nessuno, ma forse dovrebbe farlo
Il Cagliari è giunto ormai alla quarta sconfitta consecutiva, con solamente quattro punti nelle ultime dieci partite. Nulla da dire, questa è una crisi bella grossa che bisognerà gestire e superare nel breve tempo. La classifica inizia veramente a preoccupare i tifosi rossoblù, che ormai si stanno domandando se sia il caso o meno di puntare ancora su Eusebio Di Francesco. Ma torniamo alla risposta di ieri del tecnico abruzzese. La rabbia post partita ci sta, anche perché capiamo benissimo la sua situazione. Tra infortuni vari, squalifiche e giocatori fermi per via del covid, il tecnico ha sempre dovuto arrangiarsi, cercando di mettere le pezze qua e là in ogni partita. A lungo andare però questa non può più essere una scusante.
Ripetiamo, ci sta la voglia di non voler passare con nessuno subito nel post gara ma forse, a freddo, dovrebbe farlo. Sono principalmente due le persone con cui Di Francesco dovrebbe intraprendere un discorso a quattrocchi. Il primo si chiama proprio Eusebio Di Francesco. Ebbene sì, sarebbe giusto guardarsi allo specchio ed intavolare alcuni discorsi, come quelli riguardanti il cambio modulo e le richieste da fare al presidente Giulini. Il tecnico nelle ultime gare è apparso abbastanza confuso, perdendo quella concezione del modulo fisso (in questo caso 4-2-3-1) passando a varie sistemazioni tecniche cambiate di partita in partita. Il 3-5-2 scelto per il match contro la Fiorentina è infatti l’ennesimo modulo cambiato (sia inizialmente che a partita in corso) nelle ultime settimane. Il Cagliari ha bisogno di avere una sua identità, di avere un modulo fisso e di trovare così la continuità. Certo, poi ci sta qualche volta cambiare, magari in base all’avversario o a qualche assenza, però non in maniera così continuativa come abbiamo visto soprattutto in questo inizio di 2021. E poi diciamocelo caro Eusebio, quel 4-2-3-1 dinamico che abbiamo visto per grande parte della stagione non è stato così malvagio, anzi, il Cagliari a grandi tratti mostrava anche un calcio spumeggiante e divertente.
La seconda persona con cui Di Francesco dovrebbe parlare è Giulini. I due si dovrebbero sedere al tavolo insieme (e sono certo che lo faranno a breve) e capire cosa serve al Cagliari per colmare le lacune e rilanciarsi in men che non si dica. Certo, siamo in un periodo difficile per fare affare e spendere grosse cifre ma è anche vero che la rosa ha bisogno di essere ritoccata e che soprattutto i giocatori che arriveranno dovranno essere funzionali al gioco del tecnico.
Bisognerà trovare quindi il giusto equilibrio tra le richieste del mister e la possibilità finanziaria del presidente Giulini, perché come detto in precedenza stiamo vivendo un periodo economico difficile anche per i club di Serie A ed al primo posto bisognerà sempre mettere la sopravvivenza della società stessa. In sostanza servirà coordinazione e collaborazione.
Ma ora bando alle ciance, Eusebio e i rossoblù non devono gettarsi nello sconforto. Il tecnico dovrà essere bravo a risollevare l’ambiente già da domani. Giovedì ci sarà la sfida da dentro o fuori in Coppa Italia contro l’Atalanta, mentre lunedì, alla Sardegna Arena arriva la capolista Milan. E intanto chissà che non arrivi qualche altro regalo dal mercato invernale.