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    Cagliarimania: Di Francesco, abbiamo un problema. Le punte centrali non segnano più

    Cagliarimania: Di Francesco, abbiamo un problema. Le punte centrali non segnano più

    • Antonio Cinus
    Il famoso detto dice che prima o poi la ruota gira ma forse questo non vale per il Cagliari di Eusebio Di Francesco. La partita di ieri, quella casalinga contro l’Atalanta, ha infatti dimostrato che i rossoblù stanno vivendo un periodo di sfortuna nera. Un punto in tutto il 2021, un punto in 8 gare disputate. Certo, bisogna dire che questo risultato non è frutto solamente di sfortuna ma anche la sorte quando ci si mette sa essere veramente terribile. 

    Ieri pomeriggio il Cagliari è sceso in campo come non mai, la squadra di Di Francesco sembrava trasformata. Finalmente abbiamo potuto vedere il Cagliari fare il proprio gioco e giocare senza paura. Peccato che questo incantesimo si sia rotto ad inizio recupero, quando Muriel, dopo aver dribblato senza troppi problemi Zappa e Walukiewicz, condanna i sardi all’ennesima sconfitta stagionale. Si ma, se parliamo di sfortuna, di Cagliari rinato, perché allora i risultati non arrivano?

    Facile, l’ex tecnico della Roma ha dinanzi a sé un grosso problema. Le punte non segnano più. Nelle ultime sei gare di campionato il Cagliari ha infatti realizzato una sola rete, quella casalinga contro il Sassuolo. Non solo, le ultime sei reti di marca rossoblù portano la firma della stesso giocatore, quella di Joao Pedro. Le punte, quelle centrali e che dovrebbero garantire i gol salvezza, sono veramente sparite dai radar dei portieri avversari. Per trovare una rete di una punta dobbiamo ritornare al 29 novembre del 2020, quando Pavoletti siglava la rete del momentaneo vantaggio contro lo Spezia.

    Continuando ad analizzare il problema troviamo dati ancora più preoccupanti. Giovanni Simeone non trova la via del gol ormai dal “paleolitico”. Cinque gol stagionali per lui, siglati nelle prime sei partite stagionali. In stagione per lui 1280 minuti in campo con 32 tiri totali (in porta e fuori). Per Leonardo Pavoletti invece i minuti in campo sono stati solamente 615 con 21 tiri totali (di cui 7 solamente in una partita contro il Verona). Tra le punte centrali va contato anche Alberto Cerri, che di minuti ne ha collezionati veramente pochi. Per lui 6 tiri in porta nei 131 minuti avuti a disposizione. Quindi, se la matematica non ci frega, abbiamo tre punte di ruolo, 59 tiri in porta ed appena 6 reti realizzate. Numeri che fanno riflettere, numeri che fanno preoccupare i tifosi rossoblù.

    Bisogna però dire che se le punte non segnano tanto è anche un problema di laterali, perché il Cagliari negli ultimi anni ha sempre avuto come colpo da biliardo il colpo di testa di Pavoletti o comunque della punta di turno. Quest’anno abbiamo visto meno cross e soprattutto più imprecisione nel mettere la palla in mezzo all’area di rigore. Personalmente penso che questo sia l’ultimo ostacolo (abbastanza grande) da superare. Di Francesco è riuscito a riprendersi la squadra. La difesa sta trovando il giusto equilibrio mentre il centrocampo ha trovato i giusti interpreti, come per esempio il cambio ruolo di Marin.
    Ora non resta che sistemare il reparto offensivo il prima possibile perché il tempo corre, le avversarie dirette per la salvezza piano piano stanno provando a scappare ed ogni errore inizia a pesare il doppio. Ora testa al Torino, venerdì prossimo l’unico risultato concesso è quello della vittoria.
     

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