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    Cagliarimania: da Zemanlandia a Magic Box

    Cagliarimania: da Zemanlandia a Magic Box

    L’esonero è arrivato, puntuale. Da Cellino a Giulini, poco è cambiato, almeno sotto questo aspetto. A farne le spese colui che nelle calde giornate di luglio ha rappresentato la novità più intrigante del nuovo corso rossoblù. Zdenek Zeman, dopo sei mesi, non è più l’allenatore del Cagliari. Un progetto che aveva portato tanto entusiasmo nell’ambiente e che, a nostro parere, avrebbe avuto necessità di più tempo per dare i frutti sperati. Ma evidentemente non c’erano più le condizioni affinché potesse decollare. Il mondo del calcio è inesorabile; quando  i risultati non arrivano, la guida tecnica paga per tutti.

    Ma in questo caso crediamo non si tratti solo di carenza di risultati. Certo le ultime otto partite senza alcuna vittoria hanno sicuramente influito sulla decisione del presidente Giulini. Ma hanno influito maggiormente alcuni equilibri all’interno dello spogliatoio che probabilmente si sono spezzati, soprattutto alla luce della sconfitta contro la Juventus. Una sconfitta da mettere in preventivo, ma tuttavia arrivata in un modo inaspettato. In quell’occasione Zeman ha schierato una formazione davvero strana e per niente prevedibile. Rinnegando il suo storico modulo, il tecnico boemo ha mandato in campo ben sei difensori, di cui quattro centrali (Benedetti, Rossettini, Ceppitelli, Capuano) e due esterni (Balzano, Avelar). Una formazione che ha fatto storcere il naso al presidente e probabilmente non gradita anche a qualche giocatore. Insomma in molti avrebbero preferito giocare in maniera spregiudicata anche contro la Juventus; perdere per perdere tanto vale cercare di far male ai bianconeri.

    L’era Zeman a Cagliari  è probabilmente finita con l’annuncio della formazione anti Juve. Giulini ha avuto il sentore che qualcosa non andava per il verso giusto e non ha perso tempo. La sosta natalizia lo ha incoraggiato a prendere la decisione di sollevare dall’incarico il tecnico boemo. Zemanlandia è finita, ora spetta a Magic Box risollevare le sorti della squadra. Gianfranco Zola, indimenticato campione che proprio a Cagliari ha terminato la sua carriera da giocatore rappresenta forse  la scelta migliore che Giulini poteva fare. Un allenatore giovane e soprattutto amato dalla tifoseria. In bocca al lupo Gianfranco.

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