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    Cagliarimania: cuore e grinta non bastano. Ora però è giunto il tempo di risolvere il problema sui calci piazzati

    Cagliarimania: cuore e grinta non bastano. Ora però è giunto il tempo di risolvere il problema sui calci piazzati

    • Antonio Cinus
    Avete presente quella sensazione di quando stai per raggiungere un grande traguardo e poi tutto svanisce all’improvviso? Così di botto? Ecco, è quello che ho vissuto mercoledì notte con il Cagliari. Perché alla fine è andata veramente così.

    Finalmente il Cagliari scende in campo con l’anima Mazzarriana, rispetto per tutti ma paura di nessuno. Si attacca sin da subito, anche con le grandi squadre. Alla fine bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare, anzi, in questo caso di Walter. Il Cagliari ha messo per oltre 60 minuti la Roma di Mourinho alle corde. Il gol del vantaggio di Pavoletti aveva fatto esplodere l’Unipol Domus, tutto stava andando per il verso giusto.

    Strano a dirsi, perché i rossoblù arrivavano a questo delicatissimo match con le ossa rotte, privi di alcuni giocatori chiave come Godin, Caceres ma soprattutto Nahitan Nandez. Ma finalmente anche i sostituti si sono rivelati all’altezza, almeno per questa partita. Ultimi in classifica, con le ossa rotte ma avanti 1 a 0 contro la Roma, mettendo in pratica anche del bel gioco. Cosa può andare storto?

    Purtroppo in questo caso, certi errori fanno dei giri “brevi” e poi ritornano. Nel giro di 7 minuti, dal 71° al 78°, la Roma si porta in vantaggio grazie ai soliti errori dei sardi. Due gol su palle inattive, anche se, dobbiamo dire, che la punizione di Pellegrini è stata una vera perla. Il Cagliari mostra ancora una volta di non riuscire a cucire le ferite aperte, incapace di mettere una pezza in un “buco” che settimana dopo settimana sta diventando sempre più grande. 

    Ogni qualvolta che gli avversari battono un calcio da fermo si rischia di prendere gol. Una fattore che, se sottovalutato ma soprattutto non curato, porterà i sardi verso la serie cadetta. Si sono visti i primi sprazzi dell’era Mazzarri ma forse sarebbe meglio iniziare a macinare punti.

    Davanti la mischia è ancora raggiungibile, basta poco. Non bisogna però arrivare ad avere l’acqua alla gola come la scorsa stagione perché alla fine non può andare bene ogni anno. Lunedì sarà la volta del Bologna, in trasferta, con la speranza che in settimana vengano studiati bene gli errori sulle palle inattive.
     

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