Getty Images
Cagliarimania, così non va: la sosta sarà decisiva. E Cerri...
Il match di ieri della Sardegna Arena avrebbe potuto anche vedere i ragazzi di Maran uscire con un risultato positivo che non ci sarebbe stato nulla da dire; la squadra si è mossa bene, speculare ai neroazzurri e ha chiuso tutte le fonti di gioco della compagine allenata da Antonio Conte. Un guizzo di Sensi, migliore in campo, ha vanificato il pareggio di Joao Pedro a inizio ripresa e l’Inter, pur senza sforzarsi più di tanto, ha portato via tre punti dalla Sardegna, non senza soffrire. Ed è da qui che deve ripartire il Cagliari, da una prova ordinata e d’orgoglio sfoderata contro Lukaku e compagni.
Pur con tutte le attenuanti del caso, infortuni di Cragno e Pavoletti in primis, le nubi che si addensano sopra la testa di Maran cominciano ad essere sempre più pesanti, e non potrebbe essere altrimenti. Il tecnico trentino non è in discussione, visto che sono passate solo due giornate, ma è chiaro che alla ripresa del campionato ci si aspetta subito una sterzata da parte dei suoi. La trasferta di Parma è molto insidiosa e se si ripensa allo scorso anno non c’è da star tranquilli, ma il Cagliari non può più guardare in faccia a nessuno se vuole cambiare le sorti di una stagione iniziata malissimo.
In questo senso la sosta sarà decisiva perché l’allenatore ex Chievo potrà inserire nel motore rossoblù i nuovi arrivati, al netto delle assenze per gli impegni con le nazionali, mettendo altra benzina nel carburatore di quei giocatori ancora indietro di condizione, Castro su tutti. Le prime due giornate, col mercato ancora aperto, sono da prendere sempre con le molle, ma dal prossimo 14 settembre non si scherza più, non si può più sbagliare, Maran in primis. E lo stesso tecnico lo sa.
Infine, il capitolo Cerri. L’attaccante ex Juventus è ormai inviso alla piazza come pochi altri giocatori in Italia forse. Il ragazzo patisce tantissimo questa situazione e va in difficoltà presto: passaggi sbagliati, sponde non effettuate al meglio e scarsa assistenza alla squadra. E poi, per non farsi mancare nulla, ha causato il rigore col Brescia con una deviazione di mano fortuita e ha innescato il gol di Martinez con un colpo di testa finito sul corpo dell’attaccante argentino che ha segnato il gol del vantaggio dell’Inter ieri. Una sciagura. Senza Pavoletti avrebbe l’occasione di mettersi in mostra, ma l’impressione, anche con l’arrivo di Simeone, è che di chance ne abbia già sprecate parecchie in un anno di Cagliari.