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Cagliarimania: con lo Spezia un punto dolce/amaro. Mettere solamente il cuore non basta, ora bisogna registrare la squadra
Perché ? Perché non puoi far fare il gioco da subito agli avversari, soprattutto se sei a casa tua, davanti al tuo pubblico. Lo Spezia ha mostrato freschezza e voglia di vincere ma non dimentichiamo che gli spezzini, tra infortuni e problemi societari, si sono presentati in Sardegna con 16 giocatori, di cui 3 portieri e 2 primavera. Il Cagliari doveva fare leva su questo fattore, pochi giocatori, maggiore stanchezza, qualcuno fuori ruolo (vedi Bastoni) e fattore campo.
Invece così non è stato, con un Cagliari che inizialmente è sembrato un cantiere aperto. La difesa ha lasciato qualche spazio di troppo, soprattutto nella parte di Walukiewicz, forse con la testa sul mercato, mentre il centrocampo non è riuscito a fare da cerniera come dimostrato nel match di Coppa Italia contro il Pisa.
La cerniera di centrocampo. Ecco, è qui che Leonardo Semplici dovrà lavorare nei prossimi giorni. Questo dovrà essere il punto di forza dei sardi. Strootman ha confermato le aspettative, regalando alla società il regista ricercato da anni. Marin ha bisogno della licenza offensiva, perché i suoi inserimenti fanno veramente male agli avversari. Resta quindi da sciogliere il nodo del terzo centrale di centrocampo, con Grassi che potrebbe a breve diventare titolare scalzando Deiola come primo ma ottimo rincalzo. Servirebbe però uno sforzo in più e portare a Cagliari un altro centrocampista (Oliva è sempre in uscita, perché la stagione è strana e come sempre regala degli ostacoli che non si possono presagire).
Per il resto si spera che in questi ultimi giorni di mercato si sistemi qualcosa perché non sempre basterà mettere in campo il cuore per rimediare agli eventuali errori. Servirà sistemare la rosa nei minimi dettagli. Se parte Simeone bisogna prendere urgentemente una punta di riserva. Idem in difesa, con Walukiewicz ai saluti servirà un altro centrale. Intanto sembrano rientrati i casi Godin e Nandez, dico sembrano, perché il mercato è pazzo e tutto può ancora veramente accadere.