Cagliarimania:| Che sia vera pace...
Il pareggio con il Chievo è servito solo a muovere la classifica, ma non a smorzare le polemiche che ancora imperversano in casa rossoblù. Infatti, nonostante sette punti in sei partite, bottino non certo esaltante ma neanche fallimentare, sembra che la serenità nel gruppo stenti a ritornare. Prima il caso riguardante il portiere Marchetti, messo fuori rosa per aver espresso rammarico per il mancato passaggio alla Sampdoria nel mercato estivo. Poi i rapporti non idilliaci tra l'allenatore e Lazzari, sfociati nell'animata discussione di Bari.
Di seguito le voci di un possibile esonero di Bisoli all'indomani della sconfitta con la Juventus, con Ballardini in pole position per la sua sostituzione. Infine la mancata convocazione del capitano Daniele Conti e del vice Alessandro Agostini per la trasferta di Verona. La sosta del campionato giunge a pennello per fare chiarezza all'interno dello spogliatoio. In riferimento all'ultima 'bomba' esplosa sabato scorso, è intervenuto in questi giorni il presidente Cellino, che ha invitato le parti a dimenticare i contrasti e rimettersi al lavoro per il bene del Cagliari.
Sembra che l'esortazione del patron rossoblù abbia avuto effetto: è di ieri sera la notizia che i due giocatori sono rientrati nel gruppo ed è stato il tecnico di Porretta Terme a chiederne il reintegro. Ma quali sono le motivazioni che hanno generato una situazione a dir poco esplosiva? Il pensiero di Bisoli è chiaro: al primo posto c'è una gloriosa maglia da onorare e rispettare: solo chi suda e si impegna durante la settimana potrà indossarla la domenica; pertanto non contano le gerarchie e di conseguenza nessuno ha la certezza del posto fisso. Gli 'anziani' del gruppo, con in testa capitano e vicecapitano, devono dare l'esempio a tutti gli altri.
Cosa significa tutto ciò? Che alla base dei contrasti tra Bisoli da una parte, Conti e Agostini dall'altra, c'è uno scarso impegno di questi ultimi negli allenamenti? Oppure ci sono altre cause, legate forse all'isolamento dell'ormai ex portiere della Nazionale Marchetti (che comunque - e anche questo è un segnale positivo - è stato utilizzato nell'amichevole infrasettimanale)? A prescindere dalle motivazioni che lo hanno portato a prendere decisioni impopolari, Bisoli è consapevole che lasciar fuori giocatori della caratura tecnica e della personalità di Conti e Agostini avrebbe avuto delle ripercussioni non di poco conto sia a livello tecnico sia a livello di gestione del gruppo.
La tifoseria si è spaccata in due. Da una parte c'è chi è solidale con l'allenatore, che ha dimostrato carattere e coraggio nel dettare le proprie regole. Dall'altra chi invece contesta a Bisoli poca diplomazia nel gestire i rapporti con la squadra e riconosce ai due 'senatori' il merito di aver sempre dato il massimo per la causa rossoblù e di aver più volte rifiutato offerte da altre importanti squadre. Una speranza accomuna comunque tutti i tifosi, senza distinzioni: che quella di quest'oggi sia una vera e duratura riappacificazione, perché divisi non si ottengono i risultati che questa squadra merita.