Calciomercato.com

  • Getty Images
    Cagliarimania: bisogna imparare a chiudere le partite. Ora la sfida nella sfida contro il Benevento, tra ex e rivincita “parlamentare”

    Cagliarimania: bisogna imparare a chiudere le partite. Ora la sfida nella sfida contro il Benevento, tra ex e rivincita “parlamentare”

    • Antonio Cinus
    Il Cagliari di Fabio Liverani prova a fare la voce grossa e mandare un segno alle rivali del campionato cadetto. Con la chiusura del mercato, la permanenza di Nandez, Pereiro e Rog e gli ultimi arrivi di Falco, Barreca e Capradossi, la società chiude una campagna sensazionale, costruendo una squadra che ha come obiettivo minimo la promozione in Serie A. Si obiettivo minimo, quindi obiettivo forzato. Promozione o promozione. Anche perché, se questa squadra non sale sicuramente rischia la successiva distruzione.

    Ma procediamo con ordine. I rossoblù riescono a battere il Modena grazie ad una rete di Marko Rog, che dopo i due anni di calvario trova il gol della liberazione. Un match dominato dagli uomini di Liverani che però, in più occasioni, hanno rischiato la beffa del pari. Qui bisogna migliorare. Il Cagliari deve “ammazzare” prima le partite perché non si può permettere di passare in vantaggio, dominare e poi non portare a casa i tre punti. Fortunatamente venerdì scorso è andato tutto per il verso giusto. 
    Se i sardi però non riescono a chiudere le partite è anche per via della non vena realizzativa delle prime punte. Leonardo Pavoletti e Gianluca Lapadula sono ancora infatti a secco in campionato. Eppure, entrambi, sono andati sempre molto vicini a gonfiare la rete. Tra rigori sbagliati e miracoli dei portieri avversari ecco arrivare un piccolo campanello d’allarme. Piccolo, perché lo sappiamo che a breve entrambi si sbloccheranno.

    Con le reti delle punte ed una concentrazione più lunga i rossoblù potranno sicuramente fare un campionato tranquillo e da protagonista. L’ultimo tassello da completare è il mal di trasferta. Perché se in casa sono arrivate due vittorie su altrettante gare, lontano dall’Unipol Domus il Cagliari ha ottenuto solamente un pareggio ed una sconfitta. La prossima gara avrà quindi maggiore importanza ma non solo per via della possibile prima vittoria esterna. I rossoblù saranno impegnati contro il Benevento, un avversario ostico anch’esso alla ricerca della massima serie.

    Benevento. La sfida nella sfida. In primis per via dei tantissimi ex. Tra tutti Nicolas Viola e Gianluca Lapadula. In secundis per via della partita del 9 maggio 2021, una data che detta così non “dice nulla”. Si tratta della vittoria per 3 a 1 del Cagliari in casa del Benevento, quella famosa partita, che valeva la salvezza, che finì addirittura in Parlamento. La senatrice Leonardo, moglie del sindaco Mastella, portò dinanzi a Mario Draghi (ai tempi premier) il caso del rigore non fischiato da Mazzoleni per un presunto contatto in area tra Asamoah e Viola (ai tempi giallorosso). Insomma, una sfida nella sfida che, vista anche la classifica e le ambizioni dei due club, sarebbe meglio non perdere.

    Intanto il Cagliari piace, e piace sia dal punto di vista del gioco che dal punto di vista del carattere. La reazione dopo la sconfitta contro il Como è stata perfetta, con l’unico neo del non aver chiuso prima la partita. In tutto ciò piovono alcune piccole critiche per Liverani, reo di aver effettuato i cambi in netto ritardo. Forse è vero, qualcosa andava fatta prima, ma prima di puntare definitivamente il dito sulla questione cambi, vediamo come dirigerà le prossime partite.
     

    Altre Notizie