Cagliarimania: Barella ha stregato anche Ancelotti, ma il primo ko casalingo è una beffa
Mauro Cossu
Dopo sedici giornate di Serie A è caduta l’imbattibilità casalinga del Cagliari. Un ko che sa di beffa, non tanto per il risultato in sé, ma piuttosto per come è arrivato. È servito il miglior Napoli, la seconda forza del campionato, per avere la meglio della banda di Maran. Ancelotti aveva probabilmente sottovalutato la trasferta alla Sardegna Arena, schierando una formazione caratterizzata da un ampio turnover (anche a causa del precedente impegno in Champions League). I partenopei hanno sudato sette camicie per tornare a casa con tre punti fondamentali e restare aggrappati alla Juve capolista. E' servita una mini-rivoluzione nel secondo tempo, con Carletto che ha gettato nella mischia l'artiglieria pesante, con Mertens, Insigne e Callejon che hanno preso il posto di Diawara, Ounas e Malcuit. E' servita, soprattutto, una magia su calcio di punizione di Milik in pieno recupero, un gran gol che ha inevitabilmente condannato i sardi alla prima sconfitta tra le mura amiche in questo campionato, a conferma che quell’imbattibilità non è mai stata un caso. Non solo, in casa rossoblù possono recriminare - col senno di poi - per aver affrontato una corazzata del calibro del Napoli senza alcuni elementi chiave: Srna e Ceppitelli squalificati, Castro e Pavoletti infortunati. Una sconfitta che sa tanto di beffa, dunque, ma che rafforza la consapevolezza della qualità della rosa a disposizione di Maran, con quest'ultimo che conferma le sue doti di abile stratega. Tra le diverse note positive, ancora una volta va evidenziata la strepitosa prestazione di Nicolò Barella. Una gara da vero leader, nonostante la giovane età: primo tempo sufficiente, quasi a voler prendere le misure al diretto avversario, quell'Allanche fino a ieri aveva fatto impazzire qualsiasi centrocampista si fosse trovato di fronte; poi una ripresa da urlo, con il gioiello rossoblù che è salito in cattedra sfornando una partita di qualità e quantità, corsa e intelligenza tattica, cancellando di fatto il mediano brasiliano. Non a caso Barella è finito da tempo nel mirino di tanti top club (Inter e big della Premier su tutte), ma ora anche Ancelotti è rimasto particolarmente stregato dal classe '97 cagliaritano. "Barella ha fatto un'ottima gara, come sempre d'altronde. E' un grandissimo giocatore", sono state le parole del tecnico del Napoli nella conferenza stampa al termine del match, quasi a voler evidenziare la propria stima nei confronti del giocatore sardo. In ogni caso, nonostante le sempre più insistenti voci di mercato, il Cagliari a gennaio non ha alcuna intenzione di privarsi di Barella. Ma in estate gli scenari potrebbero essere decisamente diversi. E Carletto ha già avvisato le pretendenti...