Cagliarimania:| Balla balla Ballardini
Come un ballerino che aspetta con trepidazione e un pizzico d’emozione il debutto alla Scala, Davide Ballardini attende il suo terzo esordio sulla panchina rossoblù. E proprio alla Scala del calcio. L’appuntamento è sabato alle 18 allo stadio 'San Siro' di Milano; ad attenderlo però non ci saranno signore impellicciate e autorità in smoking, ma una squadra, l’Inter, assetata di punti e un pubblico che di sicuro gli ricorderà il suo passato come allenatore delle giovanili del Milan. Un debutto che, sulla carta, non sembra una passeggiata per il tecnico ravennate. Se è vero che l’Inter di questo inizio di stagione è lontana dagli standard degli ultimi anni, occorre tener conto che la squadra di Ranieri ha un organico di tutto rispetto. I vari Julio Cesar, Zanetti, Cambiasso, Sneijder, Milito, Pazzini non hanno dimenticato come si gioca a calcio e sono intenzionati a riscattare questo disastroso inizio di campionato.
Insomma gli otto punti in classifica (contro i tredici del Cagliari) non devono trarre in inganno. Se poi ci si mettono di mezzo anche le statistiche, che ci ricordano che l’ultima vittoria del Cagliari a 'San Siro' contro i nerazzurri risale al lontano 1995, il compito di Davide Ballardini diventa davvero arduo. Ma il neo allenatore rossoblù è un tipo concreto e tenace, amante delle sfide importanti. Se così non fosse non avrebbe accettato l’ennesimo invito di Cellino. E così si è rimesso in ballo (è proprio il caso di dirlo) e sta cercando di dare una identità ad una squadra che, nonostante la buona posizione in classifica, aveva ultimamente smarrito la strada del gioco e, soprattutto, del gol.
Ballardini ha tutte le carte in regola per riportare in carreggiata la macchina rossoblù che procedeva lentamente nella corsia di emergenza. Ha le qualità tecniche e conosce buona parte della rosa, da Canini (che ha allenato anche alla Sambenedettese) ad Agostini, Conti, Biondini, Pisano e Cossu. Peccato che quest’ultimo, che proprio con Ballardini trovò una propria identità nel ruolo di trequartista, sarà assente per infortunio nella sfida di sabato. Il 4-3-1-2 del tecnico rossoblù non avrà perciò il suo interprete più importante. Ma siamo sicuri che il suo sostituto (Ekdal, Nainggolan o, ipotesi suggestiva ma remota, Ceppelini) sarà all’altezza. Allora non ci resta che metterci in poltrona e aspettare che il gran ballo abbia inizio.