Cagliarimania:| Astori, la Nazionale e poi?
Finalmente l'esordio in maglia azzurra è arrivato. Dopo mesi di anticamera (la prima convocazione risale ad agosto), Prandelli ha aperto le porte a Davide Astori. E con lui ha esordito anche Alessandro Matri, alla cui convocazione ha contribuito anche il grande campionato iniziato con la maglia del Cagliari, anche se il passaggio alla Juventus lo ha sicuramente agevolato. Ma per il giovane difensore rossoblù la prima in Nazionale ha avuto un sapore diverso da quella dell’'mico ed ex compagno di squadra Matri. Entrambi sono finiti nel taccuino dell'arbitro, ma per motivi diversi. Mentre l'attaccante juventino ha coronato il sogno di ogni calciatore (esordio e gol), Astori ha 'macchiato' con un'espulsione la gioia dell'esordio. Un'espulsione che comunque non cancella ciò che di buono ha fatto vedere.
Il suo ingresso in campo era già stato previsto dal commissario tecnico, ma l'infortunio di Chiellini al 16' ha accelerato i tempi. E così il difensore lombardo si è dovuto subito calare nel clima partita e dalla panchina si è trovato catapultato in mezzo alla difesa azzurra a far coppia con Gastaldello (anche lui esordiente). Astori ha dimostrato, nei 56' in cui è stato in campo, quelle qualità che lo hanno fatto diventare un punto fermo della difesa cagliaritana: personalità, senso della posizione, correttezza negli interventi. Al di là dell'episodio dell’espulsione (il secondo giallo è nato da un fischio non sentito nella frastuono dello stadio di Kiev), possiamo quindi ritenere promosso il nostro difensore centrale. Classe 1987, il giocatore bergamasco di scuola Milan sta disputando quest'anno il suo miglior campionato da professionista.
Con Michele Canini formano una coppia di centrali difensivi di tutto riguardo, che a parte qualche giornata no (vedi la gara contro l'Udinese, quando la coppia Sanchez-Di Natale li ha fatti letteralmente impazzire), sta giocando con grande autorevolezza e continuità di rendimento. E ora, dopo tre stagioni con la maglia del Cagliari, il futuro di Astori è quanto mai incerto. Così come è capitato con Matri, la sua carriera potrebbe proseguire al di là del Tirreno. Già da tempo i grandi club stanno avanzando le loro proposte per convincere Cellino a cedere il giovane difensore. Ma i progetti del presidente cagliaritano sembrano dirigersi in tutt'altra direzione: stadio nuovo, rinnovo del contratto a Donadoni e costruzione di una squadra che possa ambire all'Europa. E per fa ciò è necessario non privarsi dei pezzi pregiati, tra i quali Davide Astori.