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Cagliarimania: alla ricerca dell'attacco smarrito
La nota dolente, però, arriva dal reparto avanzato. Dal modulo a tre punte proposto nelle prime uscite di campionato, pian piano si è passati al più collaudato 4-3-1-2, fino ad arrivare al sistema con l'unica punta. Una scelta conservativa, dettata dalla necessità di ritrovare l'equilibrio perduto per strada. Ma condizionata anche dai tanti infortuni stagionali: Farias e Joao Pedro sono stati a lungo fermi ai box, Borriello combatte da tempo con qualche noia muscolare, Melchiorri ha chiuso la stagione anzitempo per il secondo anno consecutivo. Ecco perché Rastelli, contro la Lazio, è stato quasi costretto a schierare Sau come unica punta. Non esattamente una mossa azzeccata, quella di isolare il folletto di Tonara tra due giganti come de Vrij e Hoedt. La cessione di Ibarbo al Sagan Tosu ha complicato ulteriormente le cose, nonostante il Cagliari abbia scoperto il giovanissimo gioiello nordcoreano Han Kwang Song, ieri in panchina per la prima volta, pronto a dare il suo contributo alla causa rossoblu. Va da sé che a questo Cagliari servono rinforzi per l'attacco, un reparto che nel corso della stagione ha accusato carenze importanti e spesso decisive nelle scelte di formazione di Rastelli. La speranza del popolo isolano è quella di ritrovare presto l'attacco smarrito, magari grazie a qualche prezioso innesto in sede di calciomercato...