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    Cagliarimania: A.A.A cercasi gol. La partita contro l’Inter riporta tutti nel mondo reale

    Cagliarimania: A.A.A cercasi gol. La partita contro l’Inter riporta tutti nel mondo reale

    • Antonio Cinus
    Bisogna dirlo, molto probabilmente siamo stati abituati “male” e non ci ricordavamo come fosse perdere tra le mura amiche. Il Cagliari crolla dopo quasi un anno all’Unipol Domus ma ovviamente bisogna fare delle precisazioni. Sì, era il 1 ottobre 2022 quando i rossoblù crollarono per 4 a 1 contro il Venezia, era ancora l'era Liverani. Da lì in poi, in casa, nessuna sconfitta.

    Contro l’Inter di Simone Inzaghi è quindi arrivato il primo k.o all’Unipol Domus di Claudio Ranieri, fino a ieri imbattuto tra le mura amiche. La musica, rispetto alla scorsa stagione, è però cambiata. Il Cagliari sta affrontando il campionato di Serie A, non più quello cadetto, e nella massima serie si trovano squadre di un certo spessore e molto più attrezzate. Basta pensare a ieri, dove i sardi hanno trovato dinanzi a loro i vice campioni d’Europa. Ecco perché la sconfitta di ieri non deve preoccupare più del dovuto, anzi, i pensieri devono essere altri.

    Il Cagliari regge, e ci prova, per circa venti minuti, poi crolla dinanzi all’uno-due ospite firmato Dumfries e Lautaro Martinez. Da là in poi i nerazzurri cambiano il loro gioco e si limiteranno ad un controllo, senza troppi sforzi, del risultato. Il divario tecnico tra le due squadre si è visto e di questo non ci lamentiamo. Le preoccupazioni rossoblù derivano da altri fattori, come il calo di concentrazione (e in alcuni casi di esperienza) nelle due reti subite, nel provare a mantenere il pallino del gioco nonostante avversari più tecnici ma soprattutto il fatto che dopo due partite non è ancora arrivato un gol. Questo non accadeva da 28 anni.

    Davanti il Cagliari sta facendo fatica soprattutto per l’assenza di un vero bomber d'area, visto l’infortunio di Lapadula. Il mercato al momento non ha portato i frutti desiderati visto che Eldor Shomurodov è ancora indietro di condizione. Pavoletti non ha cavalcato la scia dell’entusiasmo per il gol promozione e non sembra reggere, per il momento, il peso del reparto offensivo. Ecco perché molto probabilmente il d.s Bonato regalerà a Ranieri un’ulteriore pedina d’attacco. In cima, per ora, sembra esserci Petagna del Monza, ma occhio a qualche possibile colpo last minute.  

    Per il resto la squadra è formata, con il doppio imminente arrivo di Hatzidiakos e Wieteska in difesa. Certo, c’è da regolare la squadra che ogni tanto si concede una sbandata ma per questo il tempo (e Ranieri) sarà maestro. La mancata esperienza nella massima serie di molti giocatori si è sentita parecchio ma sappiamo anche che la missione salvezza non passa per queste partite (anche se fare punti non è un male). Certi match ti servono per crescere, per capire dove migliorare e rendere ancora più unita la squadra.

    Ora la testa passa subito al match di sabato prossimo contro il Bologna, dove bisognerà reagire e portarsi nuovamente subito in carreggiata, mostrando anche quelle belle trame che abbiamo visto nella prima partita di campionato contro il Torino. Il campionato è ancora lungo, lo stesso Ranieri ha detto che non bisogna preoccuparsi già dalla seconda giornata e se lo dice lui, noi ci fidiamo.
     

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