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Cagliariamania: a Venezia contro gli incubi della retrocessione, attenzione però a non sciupare come contro il Bari. Quanti rimpianti !
Ennesimo errore di disattenzione da parte dei rossoblù. Lo stesso mister Ranieri ha dichiarato che la squadra deve ancora crescere sotto questo punto di vista. Troppi errori individuali causati da burnout mentali, troppi i cartelli gialli in maniera sciocca che portano i rossoblù a disputare la gara in inferiorità numerica. Nelle ultime tre gare sono infatti arrivati tre cartellini rossi per somma di ammonizioni.
La partita contro il Bari non ha lasciato solamente un Lapadula in meno, sempre più bomber dei rossoblù, ma anche tantissimi rimorsi, come ormai ogni trasferta. Basti pensare che la scorsa giornata nessuna delle prime 9 ha portato a casa la vittoria. Che rimpianto quei due punti persi così.
Il tempo dei “rimorsi” però deve finire subito, perché domani ci sarà un’altra trasferta e prima o poi la ruota dovrà girare anche lontano dalla Sardegna. Stadio Luigi Penzo, si, proprio lui. Domani il Cagliari farà ritorno a Venezia, laddove lo scorso anno salutò la Serie A non trovando la via del gol. Uno 0 a 0 che a distanza fa ancora male, uno 0 a 0 che ancora oggi è nella mente dei tifosi. Certo, stiamo parlando di un altro campionato ma è inevitabile non pensare a quella “maledetta” partita che costò ai sardi la massima serie. In aggiunta bisogna “vendicare” anche il 4 a 1 subito dai lagunari nel match di andata all’Unipol Domus.
Claudio Ranieri riconfermerà il 3-4-1-2, con Mancosu trequartista che ha veramente cambiato il gioco dei rossoblù. In difesa il ritorno dopo la squalifica di Giorgio Altare mentre rimane il dubbio attacco vista l’assenza di Lapadula ed il ritorno, in panchina, di Pavoletti dopo l’infortunio. Inizialmente toccherà a Prelec guidare l’attacco rossoblù, con la speranza che trovi da subito il primo gol con la sua nuova maglia.
Bisognerà inoltre limare gli errori di cui abbiamo parlato in precedenza, perché ora la squadra subisce meno e crea di più, certo che un po’ di lucidità in più sotto porta non sarebbe male. Saremo ripetitivi ma il sogno Serie A, o comunque l’obiettivo play-off, è raggiungibile solo cambiando marcia anche in trasferta e ormai, giunti a fine febbraio, non si può rimandare più l’appuntamento con i tre punti. Nove punti in 12 gare fuori dall’Isola sono veramente una miseria.
A Venezia per cambiare la storia della stagione, a Venezia per cancellare il passato, a Venezia per continuare a credere nel miracolo. Ora o mai più.