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    Cagliari: una pausa per lavorare sulla continuità. Zito Luvumbo, come utilizzarlo in campo? Per gennaio è ancora viva la pista Fabio Borini

    Cagliari: una pausa per lavorare sulla continuità. Zito Luvumbo, come utilizzarlo in campo? Per gennaio è ancora viva la pista Fabio Borini

    • Antonio Cinus
    È una pausa delle nazionali che ha “tolto” ben otto giocatori a Davide Nicola, che nel frattempo ha lavorato con il resto del gruppo in vista del prossimo turno di Serie A. È una pausa che ha visto rientrare prima del previsto due giocatori, Obert e Makoumbou, per infortunio, e che quindi ora sono da valutare. Infortunio muscolare per il primo, problema al ginocchio per il secondo.

    Davide Nicola intanto ha continuato a lavorare sui nuovi schemi e il nuovo modulo. Un 4-4-2 (o comunque un 4-2-3-1 che si trasforma in 4-4-1-1) che ha dato maggiore equilibrio difensivo alla squadra e che ha permesso di attaccare con più continuità rispetto alle prime uscite di campionato. Ora però viene la parte più difficile, quella legata alla ricerca della continuità, perché è vero che due risultati utili consecutivi fanno morale però possono essere anche un “caso”. 

    Il pareggio ottenuto in casa della Juventus ha dato una vera forza di convinzione ai rossoblù. Da questo match la squadra ha capito che con la giusta mentalità e tenacia si possono fare punti contro chiunque. I sardi sono usciti dallo Juventus Stadium addirittura con il rammarico, visto che nel recupero Obert ha addirittura colpito un legno, l'ennesimo stagionale.
    Davide Nicola ora ha quindi il compito di riportare la vittoria anche tra le mura casalinghe e dovrà farlo cavalcando il momento. L’Unipol Domus dovrà tornare ad essere uno dei fattori vincenti dei rossoblù, che sino ad oggi in quattro gare casalinghe hanno raccolto solamente due punti. Troppo poco per una squadra che si deve salvare e che deve necessariamente blindare la propria casa come ha sempre fatto in precedenza.

    Per fare ciò l’ex allenatore dell’Empoli sta cercando di trovare la giusta soluzione tattica anche per Zito Luvumbo, mai continuo e raramente decisivo. L’assist contro il Parma è un piccolo segnale di ripresa, per un giocatore che non trovava un passaggio diretto vincente da 10 mesi e che quest’anno non ha ancora trovato la via del gol. Sono ben sei i tiri effettuati in porta, solamente uno nello specchio della porta. Un problema di cinismo, un problema a volte di troppi compiti difensivi ed offensivi. L’angolano, che ora è impegnato con la nazionale e che quindi non ha potuto continuare il lavoro con Nicola, si stanno aprendo più scenari, ovviamente a seconda della partita. La prima è quella vista proprio contro i ducali, con Luvumbo esterno nel 4-4-1-1 (o 4-2-3-1) e più propenso in versione assistman. La seconda è quella che da ormai anni si sviluppa spesso in casa rossoblù, ovvero quello di inserirlo durante la partita per cambiare la gara in corso d’opera, vista la sua velocità e propensione a creare il “caos” nelle difese avversarie. 

    In vista della prossima sessione di mercato invernale il direttore sportivo Nereo Bonato dovrà probabilmente lavorare proprio sul fronte seconda punta. Zito Luvumbo non è infatti l’arma vincente da utilizzare al fianco di Roberto Piccoli, sempre più leader dell’attacco rossoblù e Leonardo Pavoletti e Gianluca Lapadula sono sempre troppo spesso fermi ai box per via di infortuni “da vecchiaia”. L’obiettivo numero uno rimane ancora Fabio Borini, uno dei pochi inseguiti in estate che non ha poi cambiato maglia. L’attaccante della Sampdoria, vista la situazione non ottimale dei blucerchiati - impegnati più a non retrocedere che alla corsa diretta per la Serie A - potrebbe risultare un fattore decisivo in caso di affondo finale il prossimo gennaio.
     

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