Cagliari postrivoluzione:| 11 stranieri, mille speranze
E un allenatore nuovo subentrato sul finale della preparazione. Cagliari, la mini-rivoluzione è servita. Mini perché in fondo la squadra tipo è la stessa di tre mesi fa, eccetto il partner di Nené. Ma dietro i presunti titolari gli scenari sono cambiati, come se il nuovo ciclo cominciasse dalla panchina.
Il modulo continua a essere un punto di riferimento per una squadra nata nel 2008 proprio attraverso il 4-3-1-2, con Ballardini, poi pian piano plasmata da Allegri e Donadoni, ma mai stravolta, e non potrebbe essere altrimenti vista la presenza in rosa di uno dei trequartisti italiani più forti, vale a dire Cossu. Anche Ficcadenti (che ai tempi del Verona lo utilizzava come esterno) ha capito oggi quanto sia importante Andrea tra le linee, per questo gli ha concesso libertà di azione, quella che gli aveva tolto Donadoni negli ultimi tre mesi dello scorso campionato quando, dopo la cessione di Matri e il ko di Nenè, preferì cambiare assetto e affiancargli Lazzari o Missiroli. Cossu sembra rigenerato, e non a caso contro l'AlbinoLeffe in Coppa Italia è stato tra i migliori in campo.