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Cagliari, le pagelle di CM: Walukiewicz resta a casa, non male Vicario ma è ‘sprofondo rossoblù’
Vicario 6,5: agguanta la prima sfera pungente di Muriel, tranquillo, poi si ripete senza paura con la fucilata da fuori di Miranchuk. Continua a comportarsi bene con il russo, parandogli tutte le sfere. Il nuovo Cragno, ci mette tutto il corpo per fermare la sfera di Gosens diretta in rete. Il migliore in campo, praticamente gioca solo lui e dice no anche al guizzo di Freuler. Impossibile però fare di più sul gol di Miranchuk a 1’ da tè. E’ pure l’assist-man della cavalcata in rete di Sottil col suo rilancio lungo. Impossibile impedire a Muriel il gol, difficile parare con la manona la punizione di Malinovskyi, bravo. Respinge la conclusione di Ilicic dal limite e vola su Malinovskyi nel finale. Ha un futuro.
Zappa 5: Gosens lo scarta e lo supera con facilità, non trattiene alcuna sfera che passa dalle sue parti. Se la tira sui piedi lui la zappa, sempre e per sempre sorpassato a destra e a sinistra dal tedesco e da Miranchuk.
Walukiewicz 4,5: Muriel si sbarazza di lui con due finte, fa qual che può con Miranchuk ma non va meglio. Con Muriel davanti è come se non esistesse, viene annullato completamente dal colombiano. Invisibile anche sul cross assist di Lucho per il gol del 59 che sblocca la gara. Malissimo, rischia pure l’autogol.
Ceppitelli 5,5: non sa dove girarsi, Miranchuk è troppo lesto, Muriel indomabile, a un certo punto si fa scappare pure Gosens. Salva però in corner un affondo del tedesco.
Tripaldelli 4,5: imposta l’azione sulla sinistra, ma dovrebbe marcare Malinovskyi, invece si sposta su Freuler lasciando l’ucraino libero già da metà campo. Sulla traiettoria del gol di Miranchuk, non riesce a metterci la gamba. Tenta una rovesciata in difesa che quasi si trasforma in patatrac, nella ripresa Maehle lo scarta come un birillo.
(Dal 38’ s.t. Lykogiannis: sv).
Nandez 6: chiamato a guidare la squadra in Coppa per farsi perdonare il suo carattere fumantino, attira si di sé tre nerazzurri, Pessina, Freuler e Miranchuk. Ottiene punizioni e vince pure qualche duello con Pessina, ma Djimsiti lo anticipa sempre sul più bello. Costretto ad arretrare la sfera, si spegne, ma si riaccende a sprazzi per marcare stretto Ilicic. Sei meno meno, ma nel buio..
Marin 5: suo il compito di imbastire e far ripartire l’azione al momento giusto, peccato che in area piccola si faccia mangiare in un sol boccone sia da Malinovskyi che da Miranchuk.
Caligara 5,5: fatica a contenere Malinovskyi, precisa e potente la cannonata su punizione, ma è troppo centrale per ingannare Sportiello.
(Dal 22’ s.t. Joao Pedro 5,5: ci prova anche a ridurre la distanza ma calcia alla luna).
Sottil 6,5: il migliore dei suoi nei dribbling, contro l’Atalanta capisce subito di non poter mantenere alta la media, Pessina è un muro ma Gosens su quel lato lo trapassa come fosse trasparente. Djimsiti gli complica le cose, è lui però a riaprire una gara che sembrava ormai persa: fa tutto lui, si impossessa della sfera e scappa via da Sutalo beffando Sportiello. In ogni caso rimane il più propositivo, l’unico che ci crede: scheggia la traversa con una bomba, eppure il mister lo toglie sul più bello.
(Dal 38’ s.t. Ounas: sv).
Tramoni 5,5: sventa in fallo laterale le palle velenose dei padroni di casa, ma è chiuso da Maehle e può far poco niente.
(Dal 27’ s.t. Pereiro 6: un suo guizzo fa sperare i sardi in un bis, più propositivo lui in 18' che Pavoletti in tutta la gara).
Pavoletti 5: si lancia con la manica corta nonostante i gradi sotto zero, punta subito Romero che lo tocca duro. Nervoso, regala punizione a Pessina. C’è sempre qualcuno che gli porta via palla, non si scalda con il prosieguo della gara, anzi, il feddo non gli spegne i bollenti spiriti e va di male in peggio.
(Dal 22’ s.t. Cerri 6: bene, quando entra si fa notare perché scavalca diversi nerazzurri, poteva essere utile ma molto prima).
All. Di Francesco 5: i suoi sembrano contenere la Dea, ma è Vicario che salva il tabellino fino al 44’. Solo un tiro in porta dei rossoblù nel primo tempo, troppo poco per risalire la china. Non cambia nessuno, è Sottil a tenerlo a galla con una bella azione personale. Ma è solo un attimo, l’Atalanta torna a prendere il sopravvento e lui fa tutti i cambi possibili quando ormai è troppo tardi. Inspiegabile togliere l’unico in partita, Sottil, sul più bello. Sprofondo rossoblù.