Fiorentina a porte chiuse,| Mareggini: 'Come in carcere'
Domani Cagliari e Fiorentina giocheranno a porte chiuse. Esiste un precedente, datato 28 marzo 1993, a Verona, in cui i viola guidati allora da Claudio Ranieri sconfissero i sardi, che avevano come tecnico Carlo Mazzone. 'Ricordo il gol di Cappioli, le nostre occasioni, ma ho il ricordo indelebile del clima pre-partita di avvicinamento alla gara, quando durante il sopralluogo ci fu il silenzio totale - ha dichiarato ai microfoni di Radio Toscana l'ex portiere viola Gianmatteo Mareggini -. Ricordo il fischio di inizio della gara: sembrava una tromba. Una bruttissima sensazione, che mi porta a dire che giocare senza pubblico è come giocare in un carcere. Un paragone vero e proprio con la partita di tanti anni fa non si può fare, perché in quella gara ci giocavamo la salvezza e non potevamo farci condizionare da agenti esterni, ma il ricordo è brutto. Non penso ci siano problemi di concentrazione, ma non so se la Fiorentina sia abituata a questo tipo di situazione. Da ex calciatore comunque non mi spaventerei della mancanza dei tifosi, ma andrei sereno e orgoglioso della classifica attuale dei viola. Il Cagliari davanti a certe avversità sta vincendo come uno scudetto. Se la Fiorentina pensa di ricavare dei vantaggi da questa situazione, si sbaglia di grosso. Viviano? Ho passato un'annata a dover valutare il suo lavoro. Qualsiasi portiere ha bisogno di ambientarsi, ancora di più chi è cresciuto nella sua città. Questo era il tempo che serviva a Viviano per ambientarsi, e ricordiamo che stiamo parlando del terzo portiere della Nazionale italiana. Ne ho sentite dire tante: c'è chi ha rimpianto Boruc, chi voleva Neto. Non ha sentito la fiducia della gente, mentre per me Viviano è preparato e all'altezza della situazione: ora anche i risultati stanno andando bene, e ha imparato a conoscere i compagni'