Cagliari, Donadoni:| 'Matri, ti fermeremo'
Per quanto la partita di mercoledì contro la Sampdoria sia stata esaltante, Roberto Donadoni non fa voli pindarici. Sa bene, il tecnico rossoblu, che il vecchio adagio secondo il quale "ogni partita fa storia a sè" sarà banale ma veritiero al cento per cento. Quando ci si adagia o ci si illude, rischi di fare brutte figure. Soprattutto contro una squadra come la Juventus. "Non ci interessa festeggiare, il nostro obiettivo è continuare a fare punti - dice il tecnico - Domani sarà un altro discorso. Affrontiamo una squadra di alta qualità e tasso tecnico". Donadoni non crede ad una Juventus dimessa. "Mi pare che ad inizio anno abbia vissuto momenti esaltanti, ora le stesse persone parlano di disastro. Ci vorrebbe un minimo di equilibrio nei giudizi".
Gli applausi per la gara di Genova risuonano ancora nelle orecchie: "Mi sono piaciute le belle giocate e la gioia che ci hanno messo i ragazzi".
Gli obiettivi restano invariati. "Fin quando non raggiungiamo 40 punti, puntiamo alla salvezza". Nainggolan si è fatto notare mercoledì scorso con una partita di assoluto spessore, ma il centrocampista belga è chiamato a delle conferme. "Non ha ancora fatto niente. Sta crescendo e migliorando, deve ancora dimostrare il suo pieno e reale valore".
Manco a dirlo, il pericolo numero uno sarà l'ex Matri. "Come si ferma? Con il gruppo, che rimane la nostra arma principale".
Proprio la qualità del gruppo e l'abbondanza di alternative costituiscono delle risorse supplementari. "Agostini mercoledì era al 90% e ho preferito non rischiarlo. Per quanto riguarda Agazzi, abbiamo avuto l'okay definitivo di medici, si è allenato regolarmente".
Il tecnico si riserva di decidere se confermare il modulo di Genova o tornare alle canoniche due punte. "Ho ancora un allenamento per scegliere. La partita con la Sampdoria mi ha dato ulteriori soluzioni e idee, ma valuterò in base alle energie e alle forze fisiche. Ci sono i presupposti per far bene, ma non voglio dar nulla di scontato".